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Moda Vox. La settimana della moda Indiana e consigli in stile Bollywood

Lo sapevate che esiste una settimana della moda anche in India? Si chiama Lakmé Fashion week e si svolge a Mumbai da 18 al 22 settembre. L’India è un mercato in espansione per quanto riguarda la moda, numerose modelle hanno già posato per le riviste del settore nella versione indiana e molti stilisti e jewellery designers collaborano con i marchi e le personalità asiatiche traendone ispirazione e creatività. E’ il caso ad esempio dell’italianissima Caterina Zangrando designer di gioielli cari a mio avviso per essere plastica, che ha deciso di collaborare con Manish Arora per la sua ultima stravagante collezione.

La Lakmé però ha un’altra importante funzione ovvero lanciare stilisti emergenti puntando sul talento e sull’innovazione, scegliendo chi è capace di integrare la tradizione indiana con la commercialità della moda. Chissà se i nuovi stilisti potranno accompagnare i già famosi Ritu Beri, Ritu Kumar, Manish Malohtra e Roht Bal nell’ascesa alle vette sartoriali.

Tra le proposte di quest’anno ho scelto tre marchi femminili, estrosi quanto basta da non annoiare, che hanno fatto del colore e delle forme il loro marchio sulle passerelle.

Mehak Jain e il suo brand Beyond Beyond si ispirano alla donna moderna sempre in viaggio, dallo spirito libero, ma che sa portare linee semplici e frizzanti. Fotografa, stylist e designer Mehak il talento ce l’ha davvero, è un’artista completa che spero avrà il successo che merita.

Masaba ha ricevuto il premio come “collezione dell’anno”. Tra la seta pura e il cotone, i colori caldi della sua terra e il patchwork (il tema della sua sfilata è Kattran che significa “pezzi di stoffa”) Masaba propone un look giovane e inequivocabilmente influenzato dalla moda occidentale.

Shrea invece rappresenta due ragazze: Shreya Sharma e Nirali Vora che hanno unito le loro esperienze nel campo della moda creando una collezione votata al drappeggio, alla femminilità e alla classe. Una sfilata di abiti portabili e di splendida fattura, perfetti nel dettaglio.

Non potevano mancare però anche questa settimana i miei consigli per lo shopping ispirato ai trend attuali. Mi sono dedicata agli accessori, perchè quando si parla di India non è facile reperire gli splendidi tessuti della cultura panjabi senza spendere molto. Vero è che grazie ai numerosi negozi etnici si può puntare ad un look simile, ma il fac-simile non è mai come l’originale, quindi meglio puntare su piccoli accenni di colore per illuminare lo stile personale.

Da Sinistra in senso orario:

Bracciali “Vanity” in resina proveniente dall’India 10 euro
Bangles irregular in legno, India prezzo consigliato 7 euro
Bracciale “Bronze” in perline dall’India 8 euro
Anello piramide in legno e rame dal Cile 13 euro
tutto Altromercato
Bangle sfondo nero con decori floreali Accessorize
Borsa “Davika” ricavata da vecchi saree in vari colori, 14 euro Altromercato

Borsa braid in pelle color ottanio, 80 euro, Altromercato
Borsa “Ginevra”arancio( 30 euro), nera con fiore rosa (37,80 euro); Borsa “Zaira”(37,80 euro)verde e il modello “Venere” giallo e marrone (22,80 euro) tutte in ecopelle cucite a mano, Opificina
Borsa “Katma” viola in lana crochet dal Nepal 40 euro, Altromercato
Girocollo “Sofia” in pelle e vetro grigio cilena, 26 euro, Altromercato
Orecchini, anelli, spilla con fiore creati con cerniere riciclate, prezzo a richiesta, Estronauti
Orecchini pendenti patchwork con perline rosa, Estronauti collezione 2008
Bracciale elastico con perle ricoperte di tessuto, Acccessorize

Collana della linea “Obi”, prezzo su richiesta,
Girocollo collezione “Silla” in pvc, alluminio e puro cotone;

Bracciali collezione “Eke” in puro cotone montati con molla d’acciaio e alluminio;

Girocollo armonico collezione”One” in cotone e alluminio, tutto Gioielli di Carta.

Un po’ di precisazioni sono d’obbligo soprattutto perchè i marchi: Opificina, Estronauti e Gioielli di Carta sono emergenti, italiani e molto talentuosi.

L’Opificina lavora con materiali che tutti conosciamo come il rame e il vetro, l’ecopelle crea gioielli personalizzabili molto particolari di stampo orientale, inoltre trovo le borse molto divertenti.

Estronauti sono due ragazze: Maria Barbara de Marco e Benedetta Savino nel settembre 2008 hanno partecipato alla biennale d’arte in Belgio e hanno vinto numerosi altri premi del settore, le loro collezioni sono davvero originali e anch’esse sul filo ecologico del riciclo.

Gioielli di Carta sono di nuovo due artiste: Liliana Broussard e Cristina Barcellari, una lavoratrice di carta e una creatrice di oggetti moda che utilizzano sempre materiali “poveri” ovvero naturali o di recupero.

Nei siti di ogni marchio troverete i punti vendita dove trovare i loro lavori, ci tengo a dire che la mia segnalazione “prezzo su richiesta” non è come quella che trovate sui giornali di moda comuni, in pratica non vi costa una milionata di euro un accessorio. Vuol semplicemente dire che rivolgersi all’artista in questo caso è doveroso, ma so per certo che i prezzi Estronauti sono molto bassi.

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