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Mobilità docenti: Tribunale di Catania dà ragione agli insegnanti fuori sede

Mobilità docenti, dichiarata la precedenza dell’art 470 del TU per gli insegnanti fuori sede dal Tribunale di Catania e i docenti cosiddetti “immobilizzati” lanciano una campagna di sensibilizzazione dal nome #ilviaggiodiViviana per sottolineare i disagi che questi docenti incontrano ogni giorno lavorando in una provincia differente da quella in cui risiedono.

di Doriana D'Elia

Il comitato descrive un giorno di ordinaria routine di un qualsiasi docente fuori sede attraverso la storia della professoressa Viviana Scuderi che racconta il suo viaggio in treno per ricongiungersi alla sua famiglia per le ferie pasquali. 3 minuti di video documentario che vedono partecipi la docente “immobilizzata”, il figlio e il loro gatto, Perla, in un viaggio sociale, perché sebbene il viaggio ritratto ha una durata di 20 ore, tra tratte ferroviarie varie, quello della vita reale dura da più di sei anni.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Il comunicato che accompagna il video reality ricorda che i docenti che condividono lo stesso status giuridico della docente, che si è prestata a narrarsi, sono il 13% del personale assunto nel mondo della scuola. Nelle dichiarazioni del Coordinamento Nazionale Docenti Immobilizzati si annoverano molteplici criticità attuali e discutibili, si riporta di seguito parte della lettera giunta in redazione: «Lei è Viviana, 2 biglietti aerei cancellati, un viaggio in treno di 20 ore per raggiungere la sua famiglia, esclusa dal piano vaccinale nazionale e, se risultasse in contatto stretto con un soggetto positivo, non saprebbe dove fare il tampone.

Molti crederanno che Viviana non sia una cittadina italiana, ma in realtà è semplicemente una docente, come tanti altri, con titolarità fuori dalla propria provincia di residenza, i cosiddetti “docenti Immobilizzati”, che vivono sulla loro pelle le umiliazioni di uno status “privilegiato”: essere assunti a tempo indeterminato fuori dalla propria provincia di residenza».
Il video si conclude con l’esortazione della professoressa Scuderi: “Basterebbe applicare la legge!”, la docente si riferisce all’art. 470 del Testo Unico, in materia di legislazione scolastica, sulla base del quale il Tribunale di Catania, in data 30 marzo 2021, disapplica il CCNI dichiarando, finalmente, applicabile la precedenza prevista dall’articolo per tutti i docenti che fanno richiesta di mobilità territoriale.

Una vittoria epocale in favore dei docenti fuori sede, i quali non possono essere scavalcati nelle operazioni di mobilità dai docenti neo immessi in ruolo che hanno occupato illegittimamente le sedi indicate in fase di domanda di mobilità dagli stessi immobilizzati. La percentuale accordata ed accantonata ai neo immessi è dunque illegittima. La mobilità così come indicata dall’Ordinanza Ministeriale, del 29 marzo scorso, risulta quindi illegittima e lesiva del profilo curriculare e professionale del docente. L’avvocato Angela Fasano, esperto in legislazione scolastica, dichiara: «Si tratta di una pronuncia innovativa perché dichiara quello che da anni sosteniamo. I docenti immobilizzati vantano diritti legati al merito. Il punteggio, il maggior punteggio, che governa le graduatorie di mobilità, non può essere scavalcato dagli accordi sindacali o da atti di normazione secondaria come l’ordinanza ministeriale.

Ecco pertanto che un giudice del lavoro ha finalmente accolto la nostra lettura. Il merito, i punteggi hanno la precedenza sulla posizione di Colleghi docenti che devono ancora iniziare un percorso. L’anzianità giuridica non può essere derogata da tali atti. Il merito va premiato è il CCNI disapplicato poiché illegittimo- conclude l’avvocato Fasano-. Una sentenza che farà sicuramente da apri pista per molti docenti immobilizzati e che ripristina un diritto negato in eccesso di potere ed in palese violazione delle norme costituzionali e del TU in materia scolastica che tutela invero i docenti fuori sede».
Foto di Sang Hyun Cho da Pixabay 

Questo articolo è stato pubblicato qui

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