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Missouri, l’esecuzione di un detenuto con un tumore al cervello

In suo favore sono intervenuti l’ex governatore Bob Holden e persino papa Francesco, con una richiesta di clemenza al governatore del Missouri Mike Parson. Ma se, nelle prossime ore, non succederà qualcosa domani, 5 ottobre, Ernest Johnson (nella foto di deathpenaltyinfo.org) sarà messo a morte.

Ad agosto la Corte suprema dello stato ha apparentemente scritto la parola fine, dopo che a maggio quella federale aveva rifiutato di esaminare il caso: “Johnson non è stato in grado di dimostrare la sua disabilità mentale”.

Johnson è stato condannato a morte nel 1995 per un triplice omicidio commesso in un negozio di alimentari un anno prima.

Nel 2008, dopo la scoperta di un tumore, gli è stato rimosso un quinto dei tessuti cerebrali. Il tumore non è stato tuttavia rimosso del tutto, dando luogo a ripetuti episodi di epilessia.

“Secondo gli standard costituzionali, la sua esecuzione costituirebbe una punizione crudele e inusuale”, è l’opinione di minoranza lasciata nero su bianco dal giudice della Corte suprema del Missouri Michael Wolff.

Mentre questo post viene pubblicato, la mattina del 4 ottobre, mancano poco più di 24 ore all’esecuzione.

[ndr. Aggiornamento 6 ottobre: nonostante gli appelli Ernest Johnson è stato giustiziato]

Questo articolo è stato pubblicato qui

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