• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Società > Michael Jackson morto di star-system

Michael Jackson morto di star-system

Come lo sport agonistico, il show-business nelle sue forme più estreme è diventato una malattia, una malattia letale. Michael Jackson morto a soli 50 anni ne è una nuova prova, ma non l’unica. I morti di Show Business sono decine di migliaia.

Michael Jackson è nato il 29 agosto 1958 a Gary nell’Indiana. Figlio e fratello d’arte. E’ caduto nel calderone dello Show Business da piccolissimo. Il Padre e la madre Joseph e Katherine erano già artisti di discreta fama. Ma sono soprattutto i suoi fratelli Jackie, Jermaine, Tito e Marlon con il loro gruppo The Jackson Brother a lanciare il nome della famiglia ai quattro lati della terra. Quando il piccolo Michael, a soli 8 anni, raggiunse il gruppo, ribattezzato all’occasione "The Jackson Five", per diventarne il cantante al posto di Jermaine, fu un successo eclatante. In pochi anni la formazione dei cinque ragazzini di Gary diventò uno dei valori più sicuri della mitica casa Motown.

La mia generazione, in tutto il mondo, è cresciuta con il cartone animato dei Jackson Five, in cui il piccolo Michael era la star assoluta. Pochi anni dopo, mentre il gruppo era diventato sempre più instabile per motivo di tensioni e invidie tra i fratelli, gli ambienti del business e particolarmente la Motown capirono che bisognava puntare sul piccolo Michael. 1972 Esce il suo primo album da solista (I got to be there). Michael aveva 14 anni! Ma la carriera non decollò veramente lì. Forse la Motown era ormai vecchia e non più in grado di stare ai cambiamenti profondi avvenuti nel mondo dello spettacolo con l’arrivo degli anni 80. C’è voluto il cinema (The Wiz, Sidney Lumet, USA, 1978) e l’incontro con un mostro sacro dello spettacolo Quincy Jones. Insieme incidono un primo album (Off the wall, 1979) con un’altra casa discografica, la Epic. Il successo è notevole. Ma tre anni dopo, nel 1982, la collaborazione tra Michael e Jones frutto un nuovo album "Thriller".


Fu un terremoto nel mondo dello spettacolo. Ad oggi Thriller rimane, con più 110 milioni di copie, l’album più venduto nel mondo e nella storia. Quello fu l’apoteosi assoluta della carriera di Michael. Il mondo scoprì un artista completo e fenomenale. Cantante, musicista, compositore e ballerino fuori classe. Michael aveva 21 anni. 1982 la carriera di Michael è al massimo e la sua vita comincia ad andare a pezzi. 21 anni è l’età in cui si entra nell’adultità a pieno piede. Ma per Michael questo ingresso non ci fu mai. Semplicemente perché non ha mai avuto né infanzia né adolescenza. Rifiuta il suo aspetto, la sua pelle nera e cerca con la chirurgia e iniezioni di sostanze varie di cambiare aspetto, di diventare bianco. Rifiuta anche il tempo che passa ed è colpito dalla sindrome di Peter Pan. Si rifugia in un mondo surreale rappresentato dal suo Ranch parco d’attrazione "Neverland".

Ma gli esperimenti chirurgici e chimici sono un vero disastro. Invece di diventare giovane e bianco, diventa sempre più difforme, quasi mostruoso. La sua pelle cade a pezzi. In pubblico non appare mai più senza essere coperto di uno spesso strato di trucco. La voglia di infanzia torna all’ossessione. Michael è nato Di(v)o bambino e tale vuole rimanere. Vive circondato da bambini e viene anche accusato di pedofilia. Non si sa se ciò di cui venne accusato, da uno dei giovani ospiti del suo ranch, è vero o fu soltanto una montatura dettata dall’avidità dei genitori del bambino (per la cronaca, è interessante sapere che il bambino in questione chiamava Michael "dady" cioè papi"). La cosa sicura è che tutta la situazione dentro il ranch non aveva niente di normale. Nel 2002 il documentario "Living with Michael Jackson" del giornalista britannico Martin Bashir, nonostante i commenti entusiasti dell’autore, svelò al mondo un personaggio patetico, mentalmente ed emotivamente instabile, che vive circondato da piccoli elfi mascherati. Mentre passa il tempo le sue apparizioni pubbliche diventano sempre più rare. La sua produzione ne risente.

Produce 5 album dopo Thriller. Ma nessuno dei 5 riesce ad uguagliarlo in diffusione e in fama. Il nome Michael Jackson ormai fa parte del patrimonio universale e vende comunque come per forza di inerzia. Ma la risposta del pubblico non è più la stessa. Tutto questo, probabilmente contribuisce al malessere della star. Quando si è creduto di essere Dio in persona, è difficile rifare i conti con la vita reale e le sue difficoltà quotidiane. Ieri all’età di 51 anni soltanto, in un ospedale di Los Angeles, moriva il bambino prodigio che ha fatto sognare varie generazioni. Il bambino Michael Jackson è morto macinato dalla macchina dello star-system dopo una agonia durata vari decenni.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares