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Mario Tozzi ha capito che bisogna distinguere meteorologia e climatologia



I dati del Centro di Ricerca sul Clima Artico dell’Illinois segnalano un aumento della superficie ghiacciata marina del Polo Nord nei mesi invernali del 2008.

Nel nord America una poderosa irruzione polare ha portato gelo e neve tra Natale e Capodanno. Tutt’Europa e il nord Italia sono rimasti schiavi a lungo di gelo e neve, nei giorni scorsi.

Che tutti questi fenomeni siano fenomeni meteorologici, e che non siano assolutamente collegabili all’andamento climatico del pianeta, è pacifico.

La netta distinzione tra meteorologia e climatologia ci fa capire che i fenomeni climatici sono quelli che si studiano nel lungo periodo temporale e su vasta scala spaziale.



Cavalcare, quindi, l’onda di gelo e neve per poter criticare le teorie secondo cui il pianeta si sta riscaldanto, significherebbe strumentalizzare la meteorologia per degli interessi climatici.

Finalmente l’ha capito anche Mario Tozzi, geologo, che lunedì 12 gennaio sulle colonne del quotidiano "LaStampa ha pubblicato un editoriale in cui afferma che "Facendo una gran confusione fra tempo meteorologico e clima (come a dire tra giorni e secoli), gli inguaribili ottimisti del «tutto va bene» riprendono fiato in base ai dati del Centro di Ricerca sul Clima Artico dell’Illinois, che segnalano un aumento della superficie ghiacciata marina del Polo Nord nei mesi invernali del 2008".

Visto e considerato che lo stesso Tozzi mille altre volte aveva lui stesso strumentalizzato eventi meteorologici di grande caldo per valorizzare la propria tesi climatica, facendo intendere che certe situazioni meteorologiche (vissute nel breve periodo e su piccola scala!) erano dovute a una certa situazione climatica del pianeta, speriamo che in realtà il noto geologo abbia finalmente capito che bisogna distinguere meteorologia e climatologia, facendo un esame di coscienza, anche se temiamo che alla prossima ondata di calore tornerà a ricadere nel solito, spregevole, errore che il giornale online Svipop evidenzia citando tre recentissimi casi eclatanti (maggio 2007, giugno 2007, agosto 2008!) in cui Tozzi collegava una situazione meteorologica di caldo in Italia ai cambiamenti climatici.

Insomma ... dopo le sfuriate cinematografiche di Al Gore, tra i catastrofisti è sempre più diffusa la pratica del predicare bene ma razzolare male.

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