Margherita Hack contro Berlusconi: "E’ una Vanna Marchi al quadrato"

L’astrofisica sarà candidata alle Europee nella lista unita dei Comunisti italiani e di Rifondazione.
VERONA – Berlusconi? “Una Vanna Marchi al quadrato”. Lo ha detto Margherita Hack a Verona, sabato sera, durante il convegno “La questione settentrionale si fa nera” nel quale Oliviero Diliberto, segretario nazionale dei Comunisti italiani, ha rivelato ufficialmente la candidatura dell’astrofisica alle prossime elezioni europee nella lista congiunta PdCi-Prc. “Vi posso annunciare – ha reso noto Diliberto – che la compagna Margherita Hack guiderà la lista unita dei comunisti alle elezioni europee”. “Ha accettato la nostra proposta, ne siamo molto felici e molto grati”, ha dichiarato Diliberto. La Hack, 86 anni, è arrivata al meeting sorreggendosi con una stampella, acciaccata, come la compagine politica che la sostiene in questa avventura elettorale dopo la batosta alle scorse politiche, ma è apparsa battagliera, grintosa e schietta come sempre.
Hack ha criticato anche chi è “succube del Vaticano”, non risparmiando nemmeno la sinistra: “Non c’è stata una ribellione contro la continua ingerenza del Vaticano”, ha sostenuto. “In Italia – ha continuato l’astrofisica – è stato impossibile fare una legge sulle unioni di fatto, sia etero che omosessuali. La faremo mai? La cattolicissima Spagna ci è riuscita”. Ha inoltre giudicato “vergognoso” l’attacco al padre di Eluana Englaro e “aberrante” questa legge sul testamento biologico. “Sarebbe meglio non ci fosse nessuna legge perché se dovesse passare si toglierebbe al cittadino anche la libertà di morire in pace come vuole”. Per Margherita Hack si tratta di “cose gravissime” che vanno a toccare “le nostre libertà più intime”. “Tutta la popolazione – ha detto – si dovrebbe ribellare, dovrebbe sentire l’assurdo di queste imposizioni”.
Per uscire da questa situazione “l’unico modo è l’unione di tutta la sinistra”, ha affermato la scienziata. Secondo la Hack, sinistra e centrosinistra devono essere compatti e combattere “per la nostra democrazia contro il rischio di vederla sbriciolarsi così, senza che nessuno se ne accorga, sotto questo assopimento dovuto alla televisione”.
Comunisti italiani e Rifondazione ora dovranno però convincere gli elettori che l’accordo di correre assieme non si tratta solo di un cartello elettorale. Affidandosi ad un’astrofisica, saranno in grado di uscire dal tunnel "a riveder le stelle"?
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