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Marea nera, continua il disastro

Marea nera, continua il disastro

Negli ultimi giorni è stata segnalata la morte di diversi uccelli segno che il disastro sta arrivando anche in Texas, nel frattempo è stata raggiunta la Florida, che si va ad aggiungere alla Louisiana, Alabama e Missisipi. 320 chilometri è l’area di mare attualmente coperta dal petrolio e continua ad estendersi, mentre quel piccolo quantitativo che la Bp sta recuperando con enfasi è niente rispetto a quello che si perde nel mare. Già così, è il più grande disastro ambientale mai accaduto nella storia dell’umanità, che avrà conseguenze devastanti per le persone e per le specie animali del Golfo del Messico, anche se, a questo punto, si potrebbe tranquillamente dire dell’intera area atlantica. Thad Allen, Ammiraglio della guardia costiera, ha ammesso che data l’ingente quantità è difficile riuscire ad arrestare l’avanzata del petrolio: "Avremmo bisogno di certezze - ha spiegato Allen - ma con un danno ambientale del genere è impossibile averne. Questa perdita di petrolio ci sta tenendo tutti in ostaggio". E, riferendosi al recupero da parte della Bp, ha aggiunto: "Stiamo facendo i giusti progressi , tuttavia penso che nessuno possa sentirsi felice fino a quando c’è petrolio in acqua".
 
Il New York Times, invece, ha cercato di scoprire cosa accadde sulla Deepwater Horizon quel maledetto 20 aprile, e il quadro che ne viene fuori è veramente sconcertante: non si sapeva chi comandasse: "Per più di sei giorni - racconta il Nyt - a maggio, in una fredda e anonima stanza d’albergo della zona, sei agenti federali hanno interrogato senza sosta i responsabili della base Deepwater Horizon, per saperne di più". Le risposte sono state poco soddisfacenti.

Gli agenti che hanno fatto l’indagine hanno riscontrato un assenza totale di organizzazione (secondo il Nyt) e di cordinamento, difetti di informazione e incapacità nella reazione. Nel frattempo Erin Brockovich è scesa in campo al fianco dei pescatori. Alcuni pescatori avevano aderito a un programma lanciato dalla Bp “Battello delle opportunità”, gli era stato detto che dovevano collaborare a tirare il greggio dall’acqua, ma, in realtà, dovevano miscelare e riversare il solvente in acqua per diluire il petrolio, ora i pescatori sostengono che l’esposizione ai solventi li ha fatti ammalare. Erin Brockovich che ha sempre difeso i consumatori e le vittime delle multinazionali, ed è diventata famosa dopo il film di Julia Roberts che si è ispirata alle sue battaglie, ha detto: "Il mio scopo è far dire alla Bp cosa sta succedendo", "temo che questa gente venga ingannata e se è così io intendo aiutarli".

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