Mara Navarria: "Oltre alla scherma c’è tanto altro per me!"
La Spada donne ci ha regalato una delle emozioni più belle dell'ultima spedizione a cinque cerchi, grazie allo storico Oro - il primo di sempre di questa specialità al femminile - conseguito sulle acerrime rivali francesi. Fra le protagoniste del trionfo azzurro (assieme a Rossella Fiamingo, Alberta Santuccio e Giulia Rizzi) c'era pure l'atleta friulana, già iridata nella prova individuale a “Wuxi 2018”.
Ciao Mara, per iniziare ti chiedo: quando hai iniziato ad appassionarti alla Scherma?
È stato merito dei miei genitori che hanno mandato tutti noi figli, 3 sorelle e 1 fratello, in sala scherma. Era un bell’ambiente a San Giorgio di Nogaro, alla Gemina Scherma, formativo e di qualità. Avevo 10 anni e la scherma era soprattutto tempo spensierato con le mie compagne di allenamento, ma poi è iniziata la sana "rivalità" tra fratelli per vedere chi portava a casa il trofeo da mettere nella consolle in anticamera. Pian piano ho iniziato a vincere, tanto, e già durante le scuole superiori ho fatto il grande passo che mi ha avvicinato al professionismo e che mi ha portato ad entrare nel Centro Sportivo Esercito, che mi supporta ormai da vent’anni nella mia carriere sportiva e professionale.
Cosa hai dovuto sacrificare per questo sport?
Dico sempre che sono molte di più le sconfitte che un atleta deve affrontare, nel silenzio e nella fatica, che le vittorie.
I sacrifici sono stati tanti: andare via dal Friuli Venezia Giulia a vent’anni per ritrovarsi a Roma, in una città enorme e molto più complessa del mio paese della bassa friulana. E poi dopo le morte di Oleg, il mio maestro, ricominciare in Liguria, a Rapallo... Poi c’è stata la maternità, voluta da me e mio marito Andrea, e la ripartenza… anche se il momento più difficile è stata la mancata qualificazione alle Olimpiadi di Rio 2016. Negli ultimi mesi, prima delle Olimpiadi di Parigi, ho dovuto lottare molto con me stessa per sopportare i continui viaggi, lontano da casa. Negli ultimi anni avverto sempre più la necessità di stare con la mia famiglia, a casa, e godere del mio tempo con i miei affetti.
In questi anni forse questa è la parte che ho sacrificato di più: gli affetti, ma anche le mie altre passioni, come l’arte e la fotografia.
Avresti mai pensato che un giorno saresti arrivata a vincere così tanto in carriera?
Alla bambina Mara di 10 anni piaceva tantissimo lo spogliatoio e le chiacchiere con le amiche, quindi no, non pensavo che sarei arrivata a vincere così tanto, ma poi sono diventata una "predatrice" in pedana. Quando ho iniziato a capire cosa significava vincere, è stato difficile smettere. E poi ho cercato di dare il meglio di me stessa, sempre: forse una caratteristica friulana è quella di non mollare mai e io mi sono ritrovata a desiderare sempre qualcosa in più. In pedana e nella mia vita privata.
Qual è stato il segreto per rimanere competitiva per così tanti anni?
Per me è stato quello di non concentrarmi solo sulla mia professione ovvero sulla pedana ma ho continuato a studiare e sono diventata anche mamma. Queste scelte mi hanno resa più forte e duttile. Ho imparato ad avere delle priorità ed a risolvere i problemi, quelli veri, e a guardare le cose non importanti con il giusto sguardo, più leggero.
A volte basta avere solo la giusta prospettiva e rimanere curiosi per continuare a divertirsi, anche dopo tanti anni.
Oltre alla Scherma cosa c'è d'importante nella tua vita?
Oltre alla scherma c’è tanto altro per me! Il mondo oltre la maschera ha tantissime possibilità e sarà una felicità riaprire i cassetti in cui mi aspettano le mie passioni, arte e fotografia come dicevo prima, ma anche la libertà di prendermi i miei spazi oltre la pedana: la famiglia, avere tempo per gli amici...
Quali sono i tuoi programmi per il 2025?
Questi mesi, dopo la vittoria dell’Oro a Parigi, sono stati carichi di impegni ed eventi. Non mi sono mai fermata, quindi mi prenderò alcuni mesi per capire quale sia la mia strada futura. La settimana scorsa sono tornata ad allenarmi in pedana, mi mancava. Tra pochi giorni parto per una vacanza all’estero e inizierò a mettere con calma in ordine aspirazioni e possibilità.
Sono sicura che anche il 2025 sarà carico di emozioni e novità.
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