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 Home page > Tribuna Libera > M5S, cura o patibolo? Provare per credere

M5S, cura o patibolo? Provare per credere

Il sistema Italia verso l’epilogo dell’autoimmunità.

Per una cosa mi sento di dovere ringraziare la cosiddetta “era berlusconiana”: per aver traghettato dalla complementarietà all’obbligatorietà lo studio della cultura del sospetto. Oggi la maggioranza di noi italiani, forti dell’esperienza culturale impostaci, vede complotti in ogni dove. E ha ragione!

Non può non esserci traccia di complotto nelle espressioni, tutte le espressioni, di una repubblica che vede nel complotto un suo elemento costituivo, il suo più originale marchio di fabbrica, il suo atto di nascita. Detto ciò, penso alle frequenti bufere mediatiche che spesso colpiscono il Movimento 5 Stelle e vengo assalito dai dubbi. Ci sono limiti in quel movimento, ci sono errori, eccessi, frizioni; c’è un’intransigenza spesso fine a se stessa. Ma c’è anche molto di buono.

È palese ormai come il Movimento “condotto” da Grillo, pescando nel malcontento, abbracci, per la prima volta nella storia repubblicana, un campione assai variegato di istanze e convinzioni che però è mosso da un’unica esigenza: quella di ritrovare l’identità fra il popolo italiano e la sua rappresentanza politica, perduta da tempo immemore. Il fine appare dunque già più che meritevole. 

Sui metodi si può discutere, anzi si deve. Ma la bontà delle intenzioni e la crescita responsabile e tangibile di questa vera (e unica!) rappresentanza parlamentare di una parte non indifferente del nostro popolo, meritano un plauso.

Le oltremodo tristi vicende politiche degli ultimi tempi hanno coinciso con una sempre più visibile presenza dei 5 Stelle, anche presso i media dai quali fino ad un certo punto si erano (e a ragione) tenuti a debita distanza; ciò si è verificato quando la (in parte) infida curiosità degli editori ha coinciso con una scelta consapevole degli stessi militanti, ormai forti dei mesi di esperienze acquisite e sicuri di poter affrontare le arene mediatiche senza tema di gaffes e scivoloni. E gli italiani gradiscono, se è vero che nei sondaggi di previsione di voto il M5S insidia sempre più da vicino i due colossi di Rodi dell’attuale scenario politico, PD e Forza Italia. Anzi se dobbiamo tener fede a queste previsioni, uno dei due se l’è già “cotto e mangiato”!

È comprensibile a questo punto che i partiti storici (mi si passi il termine cui ricorro nella assoluta certezza che son tutti progenie del “glorioso” compromesso storico) levino gli scudi ricorrendo alla pratica che da 70 anni permette loro di intridere ed inquinare ogni aspetto ed ogni livello della vita del nostro paese: la trama. Sono 68 anni ormai che i partiti tramano con lo scopo precipuo di far sopravvivere la Repubblica che hanno generato e che ne garantisce e perpetra i misfatti. E sono esattamente 60 anni che, nello svolgimento delle loro trame più oscure, essi godono dei servigi di un alleato risultato alla luce dei fatti il loro più fedele compagno: la televisione di Stato.

Quella televisione che, divenuta da subito strumento di regime e preda di vergognosi patti di potere politico, mentre diffondeva la sua magica luce azzurrina sulle facce stupite di un paese di tanti analfabeti, li svuotava dei contenuti originali e li forgiava a immagine e somiglianza del sistema, garantendo ai partiti la migliore e più rapida risposta all’impegno da essi profuso nell’opera di consolidamento della zoppicante repubblica e concrete certezze sul futuro di questa loro incerta creatura.

Sono 60 anni che la televisione ci racconta come siamo e come siamo stati, cosa pensiamo e perché lo pensiamo, prescindendo dalla effettiva rispondenza di questi racconti con la realtà vera.

In tal senso, tornando “a bomba”, l’ultima (spero non solo in ordine di tempo…) “campagna didattica” della televisione di Stato la vede impegnata a demolire, per quanto sia possibile, la forza attrattiva e addensante del Movimento 5 stelle e dei suoi patron, con il solo fine di garantire ancora una difesa a quel sistema del cui endemico malaffare non può contemporaneamente non dare notizia. E allora quella difesa si fa debole e disperata, mentre la sempre più vasta offerta mediatica ci rende partecipi di un pluralismo di informazione reale, prima ignoto, e rende la voce della tv di regime sempre più flebile e innocua. Come lo sono ormai i suoi padroni, barricati nei palazzi del potere.

Non sono certo di quale prospettive ci riservi un futuro a 5 stelle. Non so se quel rimando semantico alla categoria degli alberghi di lusso corrisponda per noi ad un effettivo salto di qualità. Posso solo sperarlo. Una cosa però è certa, così non si può continuare.

E allora è inutile starci a pensare: sia medicina miracolosa o arsenico assassino, turiamoci il naso e mandiamo giù, senza storie.

Tanto peggio di così…

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.241) 19 maggio 2014 13:25

    La stessa cosa pensarono di Mussolini gli italiani stremati dalla guerra. 

  • Di (---.---.---.139) 19 maggio 2014 14:15

    Mi turo il naso, non mando giù: Io con padron Grillo...ma vah....!!

    5S ha un padrone, e questo è tutto; limiti, frizioni, eccessi, il buono, ma chi se ne frega.....!

    Educazione civica serve, non il cappello con 5S(onagli). 



  • Di (---.---.---.212) 19 maggio 2014 15:49

    Grazie sig. Giacalone,

    ho apprezzato l’articolo. In particolare, ho apprezzato il vago accenno alla graduale presa di coscienza di alcuni, di fronte a una novità politica come quella del M5S. Io sospetto che questo cammino sia ancora lungo. Dopo aver capito di più, si può parlare bene o male del M5S, ma solo DOPO. I commenti che leggo qui sopra non fanno sperare bene, ma il tempo è galantuomo.

    Saluti,
    Gottardo

  • Di (---.---.---.207) 19 maggio 2014 19:08

    Ma si può essere più sciocchi di chi segue un padrone assoluto di una sigla, che se la gestisce come gli pare; che predica la "decrescita felice" (cosa ci sia di felice nella povertà è per me un mistero); che punta a far fallire tutto per ereditare lui e il suo socio occulto il potere assoluto:.

    • Di (---.---.---.134) 19 maggio 2014 20:16

      Si, si può. Si può se si permette alla DC, al PSI, al PCI e poi al PDL e al PD di lottizzare e fare mercimonio di ogni aspetto della nostra vita pubblica, di usare la nostra dignità di popolo come merce di scambio per ottenere da poteri occulti e mafie le migliori garanzie di sopravvivenza e arricchimento per la caste. Se si è stati così sciocchi da permettere che il proprio paese sia condotto al tracollo senza recriminare, desiderare che questa agonia finisca, in un modo o nell’altro, è semmai sintomo di una regressione della nostra stupidità. E della raggiunta consapevolezza che la cancrena è talmente estesa che non basta più l’antibiotico per guarire l’infezione. Bisogna amputare. E non si creda che certi passaggi si affrontino a cuore allegro! 

    • Di (---.---.---.134) 19 maggio 2014 20:31

      Si, si può. Si può essere talmente sciocchi da permettere alla DC al PSI al PCI e poi a FI al PDL e al PD di lottizzare e fare mercimonio di tutti gli aspetti della nostra vita pubblica, così sciocchi da permettere che la nostra dignità di popolo sia fatta merce di scambio e ceduta a poteri occulti e mafie per ottenere garanzie di mantenimento dei privilegi e della ricchezza per la casta. Se si è consentito che il proprio paese sia condotto in questo modo al tracollo senza recriminare, ogni presa di coscienza, ogni tentativo di bloccare questa agonia è semmai sintomo di una regressione della nostra stupidità. E dell’assunzione della consapevolezza che la cancrena è ormai talmente estesa che non basta l’antibiotico a guarire l’infezione, bisogna amputare. E non si creda che certi passaggi obbligati si affrontino a cuore allegro!

  • Di (---.---.---.3) 20 maggio 2014 19:51

    Hai una laurea in scienze politiche, si suppone quindi che tu abbia qualche nozione di economia. Se è così come fai ad andare appresso a uno che a Palermo ha sostenuto che lo sviluppo distrugge posti di lavoro (è rimasto al Luddismo di due secoli fa), che da tempo insegue la balorda idea della "decrescita felice", nonché la fuoriuscita dall’euro?

    Una persona qualsiasi priva delle nozioni base di economia può non riuscire a capire che la conseguenza del ritorno alla lira sarà svalutazione e inflazione con conseguente impoverimento in primo luogo di salariati e pensionati e a seguire tutti gli altri, ma tu dovresti capirlo agevolmente.

    Cosa ti passa per la testa allora quando proponi di provare Grillo/Casaleggio??!!

    E non venirmi a dire che non ne puoi più di corruzione, caste, ecc. ... Anche io non ne posso più ma di certo non mi taglio il .... per fare il dispetto a mia moglie.

  • Di (---.---.---.162) 22 maggio 2014 08:51

    Per l’utente "---.3": ma perché siete tutti convinti che il M5S voglia tornare alla lira? Te lo dico io - perché non siete informati. E per quanto riguarda la corruzione, ricordati che anni fa il M5S aveva presentato una legge di proposta popolare che riguardava il parlamento pulito. I bravi ragazzi del PD avevano solo da discuterla in parlamento, come dice la Costituzione, e tagliarsi gli stipendi. Se non l’hanno fatto è perché la corruzione la vogliono e ce l’hanno in casa. Tu tientele pure corruzione e casta, altri le spazzeranno via al posto tuo.

  • Di (---.---.---.100) 22 maggio 2014 19:51

    E poi ... >

    L’Italia è per Grillo come una macchina “scassata” da smontare in mille pezzi. Cosa ricostruire e per andare dove ce lo faranno sapere gli “onesti” (di M5S) quando saranno messi “nei posti che contano”.

    Ossia. GRILLO è come uno che va al Casinò a giocare con i soldi degli altri. Può scommettere a piacere, tanto lui non ci rimette mai nulla.

    RISCHIARE per credere? Forse è Tutta colpa di Carosello se in politica piovono slogan, spot …

    • Di (---.---.---.159) 23 maggio 2014 15:46

      "Cosa ricostruire" è scritto nel programma del M5S; gli "onesti" sono già al loro posto e si oppongono, con tutte le forze, alle porcate che stanno facendo PD e PDL.

      Quanto a giocare con i soldi degli altri, se questo è il tuo punto di vista, è applicabile a qualsiasi politico. Quanto a queste elezioni europee, il M5S è l’unico che ha un vero programma e non slogan. Ma forse tu non lo sai, vero? Quanta ignoranza c’è in giro.

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