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  • Primo articolo lunedì 06 Giugno 2009
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Ultimi commenti

  • Di Luigi Esposito (---.---.---.211) 2 dicembre 2012 14:13

    A Damiano Mazzotti rispondo che il sistema dei media è imballato perchè nelle redazioni i prepensionati ritornano con contratti di lavoro autonomo pagati mensilmente mille euro. Prendere un giovane giornalista costa all’azienda circa 3000 euro al mese con un salario netto al dipendente di circa 1200 euro. Ecco perchè l’azienda editoriale preferisce stipulare un contratto di collaborazione con un suo giornalista vecchio di contatti e di mestiere piuttosto che inserire una giovane leva. Nel Belpaese neppure i prepensionamenti appaiono dunque la giusta soluzione per innovare il sistema.

    Sul secondo commento, purtroppo anonimo, rispondo che se consideriamo il fondo complementare di previdenza l’editore per i giornalisti dipendenti contribuisce solo con l’1% del salario lordo a fronte di un contributo che per i lavoratori di età 40-50 anni arriva anche al 7% del salario lordo. Davvero un piccolo contributo dunque quello versato dall’azienda che difficilmente potrà crescere visto che numerosi giornali cartacei stanno chiudendo.

  • Di Luigi Esposito (---.---.---.115) 8 ottobre 2009 09:07

    I dati economici rivelano che l’area europea era la locomotiva economica. Successivamente il ruolo si è spostato negli Usa ed ora si sta prepotentemente trasferendo nel continente asiatico, in India e in Cina. Inoltre le forti mediazioni politiche che hanno generato il Trattato di Lisbona di fatto limitano la nascita di una univoca e forte soggettivita europea, sempre sottoposta a precisi limiti di azione.
    Non c’è da nutrire dunque molte attese per la nostra Unione europea. Nel frattempo la repubblica cinese marcia a livelli sostenuti in termini di Pil, ipotecando sempre più energia e materie prime per i prossimi decenni. A discapito dell’Occidente.

  • Di Luigi Esposito (---.---.---.41) 14 luglio 2009 14:00

    Non sono convinto che la Lega Nord abbia la rappresentanza politica dei cattolici del Veneto e della Lombardia, nè di altre regioni. Non penso neppure che gli attuali dirigenti del Carroccio lo desiderino. Lo Statuto del movimento politico e la prassi di questi anni delineano una formazione politica svincolata dai prevalenti ancoraggi religiosi e molto determinata solo a raggiungere la maggior parte degli obiettivi prefissati in partenza. Alleati di governo permettendo.

  • Di Luigi Esposito (---.---.---.100) 29 giugno 2009 11:23

    Gentilissima Barbara, la Cei che ha una funzione di guida pastorale per i fedeli analizza i problemi della società italiana per contribuire ad individuare le possibili soluzioni. Ma non è un soggetto politico.
    Sono d’accordo con te invece sullo Ior, una pagina molto triste della recente storia italiana.
    La Lega Nord, conoscendola da vicino, conserva ancora tratti assai originali per un movimento politico anche se la frequentazione dei palazzi romani sicuramente ha contribuito a plasmarla.
    La paura del comunismo non turba più i sonni degli italiani, da almeno un decennio, ecco perchè dissento pure sull’ultimo tuo periodo.


     

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