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Le virtù della liquidità

Continua il terremoto (meglio sarebbe dire il maremoto, visto che parliamo di liquidità) causato dalla decisione della Banca centrale europea di portare a zero il tasso di remunerazione sui propri depositi. Secondo uno studio di Société Générale citato da Bloomberg, le banche dell’Eurozona potrebbero raggiungere oggi, con tre settimane di anticipo sulla data ultima, i livelli richiesti di riserva obbligatoria presso la Bce. Dopo di che, è la domanda, dove metteranno i soldi?

Dal momento della decisione della Bce, le banche hanno spostato massicciamente fondi dalla facility di deposito, ormai infruttifera, al conto corrente che le stesse intrattengono presso l’istituto guidato da Mario Draghi. Il motivo è presto detto: tale conto è remunerato in misura pari al tasso-chiave della Bce (cioè oggi 0,75 per cento), ma solo fino al raggiungimento del livello di riserva obbligatoria, che è pari all’1 per cento dei depositi a breve termine della clientela bancaria. Superato il livello di riserva obbligatoria, il conto diventa infruttifero.

Ci si chiede, quindi, che faranno le banche per evitare il tasso zero sull’enorme ammontare di riserve che detengono presso la Bce. Escludendo che tornino a prestarsi fondi sull’interbancario, la risposta è in parte già arrivata negli ultimi giorni, osservando l’andamento dei titoli brevi e brevissimi emessi dai sovrani europei, i cui rendimenti si sono rapidamente azzerati e in molti casi sono diventati anche lievemente negativi. Titoli sovrani e non solo: oggi l’EFSF, il fondo europeo salva-stati, ha collocato propri bot a 189 giorni al rendimento di aggiudicazione di meno 0,0113 per cento. La corsa verso il “porto sicuro”, vero o presunto, prosegue e si accentua dopo la decisione della Bce. Immaginate cosa potrebbe accadere il giorno (forse neppure troppo lontano) in cui Draghi e colleghi decidessero di rendere negativo il tasso sui depositi della Bce.

Eppure, anche in quel momento, leggerete qualcuno che vi spiegherà moralisticamente che quei rendimenti nulli o negativi sono il premio per la morigeratezza fiscale dei paesi coinvolti, Francia inclusa, ché loro, sì, hanno saputo tenere la casa in ordine, mica come noi italiani pendagli da forca. Ma voi portate pazienza ed alla fine sarete premiati, anche se non è ancora chiaro in che modo.

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