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Le stragi e le sparatorie negli Usa non sono casuali

‘Il diritto dei cittadini di detenere e portare armi non può essere infranto’, questo è quanto stabilisce il secondo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d’America

Negli Usa le armi si possono comprare al ‘supermercato’. Ogni americano è armato. Non c'è da meravigliarsi, quindi, se qualcuno decide di farsi giustizia da solo o spera di diventare famoso facendo una strage.
Le dichiarazione fatte dai presidenti democratici sulla necessità di approvare una legge che limiti l’acquisto delle armi appaiono retoriche ed inutili. I buoni propositi durano un paio di giorni, poi più nulla fino alla strage successiva.

Dall’inizio del 2023 negli Stati Uniti d’America ci sono state 129 sparatorie, una al giorno. L’ultima in ordine di tempo quella nella Covenant School di Nashville, in Tennessee, dove una giovane ventottenne transgender imbracciando due fucili ed una pistola prima di essere uccisa dalla polizia ha assassinato tre piccoli alunni delle elementari e tre adulti.

È una storia che si ripete.

Dal 1999 ad oggi nelle scuole americane sono state uccise oltre 175 persone.

Il 25 maggio del 2022 un ragazzo di 18 anni, Salvador Ramos, ha ucciso a sangue freddo diciannove bambini e due adulti nella scuola elementare di Uvalde, in Texas.

Il 25 gennaio 2023 in California ci sono state tre sparatorie in meno di 72 ore. Un settantaduenne ha ucciso 11 persone che festeggiavano il capodanno cinese, un altro killer anziano di origine asiatica ha assassinato sette uomini in una fattoria ed una donna è stata gravemente ferita. Sempre in California ad Oakland un uomo ha ucciso una persona e ne ha ferite altre sette.

Le stragi e le sparatorie in America non sono casuali. E non hanno nulla a che fare con la criminalità organizzata. Sono opera di ‘normali’ cittadini. Per noi europei è incomprensibile, ma per la maggior parte degli americani andare in giro armati è 'legittimo' oltreché necessario.

Negli Usa circolano più armi che persone. Il secondo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d’America stabilisce: ‘Il diritto dei cittadini di detenere e portare armi non può essere infranto’.

Non è solo un interesse economico dei fabbricanti di armi è anche e soprattutto un fatto culturale.

Gli Usa sono una superpotenza economica e militare e si ritengono una grande 'Democrazia', ma, nonostante ciò, restano uno dei Paesi dove i diritti civili e sociali non sono pienamente affermati. Non rappresentano cioè un valore primario. Prima viene la libertà di fare profitti, poi, dopo, tutto il resto. Il diritto alla salute, ad una retribuzione dignitosa, all’uguaglianza tra bianchi e neri e, persino, il diritto alla vita sono secondari rispetto al 'business' delle armi.

La cultura di un Paese si misura con la sua capacità a garantire i diritti fondamentali dei suoi cittadini ed in questo gli Usa hanno molto da imparare da altri popoli e non solo da quello europeo.

Foto il presidente Usa Joe Biden

Questo articolo è stato pubblicato qui

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