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 Home page > Attualità > Politica > Le promesse non mantenute di Berlusconi

Le promesse non mantenute di Berlusconi

All’inizio fu il contratto con gli italiani, lo ricordate? Berlusconi andò da Vespa dicendo che avrebbe attuato almeno quattro dei cinque punti per il quale si impegnava altrimenti non si sarebbe ricandidato per le prossime elezioni.

Era il maggio 2001, e sappiamo com’è andata.

Più o meno nello stesso periodo promise 1 milione di posti di lavoro, e sappiamo com’è andata, promise che nelle scuole si sarebbe insegnato Internet, inglese e d’impresa, le famose 3 i. Sappiamo com’è andata.

Nel luglio 2009, davanti a una platea di giornalisti, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ha promesso che l’Italia avrebbe versato, di lì a un mese, la quota per il 2009 al Global Fund e ad oggi l’Italia è l’unico Paese donatore del Fondo Globale che non ha ancora versato la quota 2009… quindi sappiamo com’è andata.

Pochi mesi fa aveva promesso pace e prosperità in un grande abbraccio con la Libia del colonnello, e sappiamo com’è andata a finire.

Adesso per il buon cavaliere non potevano mancare due parole su Lampedusa e visto che gli isolani sono leggermente stanchi il Silvio nazionale alza il tiro e spara: il Nobel per la Pace per l’isola, una moratoria fiscale, previdenziale e bancaria perché Lampedusa diventi zona franca, un piano per il turismo che comprenderà una trasmissione di Rai e Mediaset che parli dell’isola in termini entusiastici, un campo di golf e un casinò. «Anche io diventerò lampedusano» ci tiene a precisare il Cavaliere. «Sono andato su Internet e ho comprato una casa a Cala Francese, si chiama “Le Due Palme”» corriere.it

Chi riesce a credere che Berlusconi sia andato su Internet? Uno che per dire Google dice Gogol? E poi non è curioso sentire un uomo che decide quali programmi metteranno in onda Rai e Mediaset nel prossimo futuro?

Gli abitanti di Lampedusa possono davvero credere un delirio simile? Credono davvero che un uomo statisticamente tendente alla bugia possa dire la verità proprio questa volta, in questo caso particolare?
Ma qualcuno, ancora gli crede?

Vi prego, guardate il video e ditemi se quest’uomo può essere andato su Internet ed essersi comprato una casa, fatelo e ditemi se gli potete ancora credere.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.6) 1 aprile 2011 11:32
    Un paese dove da anni il capo del governo promette tutto a tutti senza evidamente non mantenere le promese, e la gente continua a votare per lui, é un paese democraticamente ammalato. 
    Un paese dove il capo del governo annuncia la programmazione televisiva, come in una qualunque republica bananiera, et dove la popolazione non se ne indigna, é un paese democraticamente ammalato. 
    Un paese dove il capo del governo é conosciuto nel mondo intero solo per le sue avventure sessuali, et dove la popolazione non se ne indigna, é un paese democraticamente ammalato. 
    Ma che cosa aspettano TUTTI i cittadini italiani, qualunque sia la loro opinione politica a "Mubarakisare" questo individuo? 
  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.123) 1 aprile 2011 11:59
    Damiano Mazzotti


    L’Italia è il paese dove insegnano l’inglese maestre che non sanno l’inglese..

    Quando i cittadini si fanno prendere per il culo fino a questo punto il governo e la repubblica non hanno un futuropositivo ...

    O si arriva alla Terza Repubblica in meno di due anni o il Paese collasserà..

    E arrivati a questo punto non ho ancora deciso se mi fanno più pena i politici o i cittadini che li votano, li guardano e li ascoltano...
    In Italia non servono rivoluzioni, basta smetterla di comprare giornali, riviste e abbonamenti televisivi... Guardate meno Tv, leggete più libri e fate più sesso (anche da soli).
    E i problemi si risolveranno in un battibaleno poichè gli industriali e le banche dovranno trovare il modo di mettere da parte questi politici di merda...






  • Di pv21 (---.---.---.196) 1 aprile 2011 19:49

    Visto e rivisto >

    Con il numero cresce la “visibilità” e monta l’allarme. Scatta così l’emergenza.
    Poi arriva il governo con gli interventi eccezionali, le forze armate, ecc..
    Partono gli “applausi”.

    E’ il format collaudato per il Consenso Surrogato di chi è sensibile alla fascinazione mediatica …

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