Le mani nascoste

Darei la vita per difendere le Istituzioni, mentre lancerei volentieri i sampietrini contro gli uomini che li rappresentano.
Esiste una verità che viene sussurrata ancora a bassa voce, una verità che non matura pienamente sulla bocca degli italiani. Questa verità si chiama solidarietà sommersa in favore degli studenti e con chi protesta contro gli uomini che rappresentano le Istituzioni. Una larga fetta di italiani scaglierebbe volentieri i sampietrini contro i poco onorevoli “figuri” parlamentari.
L’indignazione di cui si parla contro studenti e lavoratori che manifestano, anche violentemente, non esiste nella cosiddetta società civile. Esiste nelle tribune politiche, nei talk-show, nelle dichiarazioni degli uomini di governo. Il malessere che serpeggia è profondo, ed ha già valicata la fase dell’indifferenza e dell’apatia e si sta trasformando in un mostro che acconsente e nasconde la mano. Quindici anni di luoghi comuni, che hanno rispecchiato la mentalità e lo spirito di questa maggioranza politica (oramai risicata) ha sempre visto in chi obiettava, nemici e non interlocutori. Hanno preferito decidere in proprio, organizzando le riforme senza ascoltare le ragioni dell’altro.
Corruzione, mercimonio, mancanza di etica politica e sociale, spocchiosità, attaccamento alle poltrone ed al denaro e a prebende derivate dalle cariche politiche, hanno trasformato la politica in una collettiva e riluttante avversione popolare. Hanno creato i presupposti per una legittima, in sopportazione. Gasparri dice che bisogna arrestare gli studenti in maniera preventiva, come si faceva al tempo del fascio, mentre il Presidente Napolitano sostiene che i cortei sono spia del disagio. Molti storici e studiosi di politica sostengono che una società che ha raggiunto un alto livello di benessere ha interesse non solo a garantire la libera espressione del dissenso, ma addirittura ad incoraggiarla.
In questo modo categorie e gruppi sociali che si sentono poco rappresentati dalla classe politica, o comunque poco partecipi dei processi decisionali, hanno la possibilità di esprimere, seppure in forma critica, il proprio parere, portando così le proprie istanze all'attenzione della pubblica opinione. L’Italia è il paese delle pietre e dalle mani nascoste, non ha mai brillato per limpidità d’opinioni e di fermezza politica. Ecco perché voglio esprimere pubblicamente piena solidarietà a studenti e lavoratori. Spiace solamente che i politici si barricano nei palazzi del potere e si fanno scudo da poliziotti incolpevoli. Darei la vita per difendere le Istituzioni, mentre lancerei volentieri i sampietrini contro gli uomini che li rappresentano, almeno questi.
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