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"Le lesbiche non esistono", un progetto "dal basso"

Un documentario per lottare contro una forma di discriminazione subdola, un progetto ambizioso nato da Laura Landi e Giovanna Salis, e promosso sul sito Produzioni Dal Basso. All’inizio di luglio mancavano solo 98 quote, ma bisogna fare in fretta c’è tempo solo fino al 30 settembre…

All'inizio di luglio mancavano 98 quote per completare il progetto "Le lesbiche non esistono", pubblicato da Satoshidoc in Produzioni Dal Basso, la scadenza è fissata per il 30 settembre 2012, ma Laura Landi e Giovanna Salis non hanno dubbi: entro la data prevista riusciranno a completare la raccolta fondi e terminare il documentario.

«Sono state prenotate 302 quote che equivalgono a 3.020 euro, – spiegano le giovani film maker toscane – ma per completare il progetto devono essere fermate tutte le 400 quote a disposizione, solo così sarà possibile per noi accedere ai fondi. Infatti raggiunto il budget saranno contattati tutti gli investitori e sarà comunicato loro come effettuare il versamento equivalente alle quote prenotate. Tutti coloro che partecipano con una quota alla produzione del progetto avranno il loro nome inserito nei titoli di coda del film come produttore dello stesso. Da due quote in poi riceveranno una copia dvd del documentario».

Dal 20 al 23 settembre a Bologna si terrà Some Prefer Cake – Lesbian Film Festival e la direttrice Luki Massa ha già invitato le due film maker, ma non si sa se il documentario sarà pronto per quella data. Le lesbiche non esistono

La prima visione in anteprima del documentario completo è prevista al Florence Queer Festival che si terrà dal 25 al 31 ottobre a Firenze.

Laura e Giovanna hanno le idee molto chiare: «Una volta terminato il montaggio, l’obiettivo è quello di far girare questo documentario il più possibile, in festival di genere e non. Ci piacerebbe molto riuscire a portarlo nelle scuole».

Ma siamo in Italia e sappiamo quanto è difficile sfondare il muro d’ipocrisia che vi regna sovrano. 

La negazione, una forma di omofobia

Ma facciamo un passo indietro e vediamo come è nato il progetto.

In Italia le lesbiche non esistono, Laura Landi e Giovanna Salis ne sono così convinte che hanno deciso di realizzare un documentario per dimostrare proprio il contrario. 

Le due giovani filmaker toscane sono partite da una semplice constatazione: non esistono appellativi per insultare una donna che ama un’altra donna, c’è solo lesbica.

Una coppia intervistata«Se pensiamo a un nostro amico gay – spiegano Laura e Giovanna – possiamo trovare almeno 7/8 parole per insultarlo facendo riferimento al suo orientamento sessuale, ma se al suo posto mettiamo un’amica lesbica, le parole mancano».

E questo non equivale a un maggior rispetto per le lesbiche, al contrario significa che non vengono considerate, non sono nemmeno degne di essere insultate, semplicemente non esistono.

«Questa negazione è una forma di omofobia. - Continuano Laura e Giovanna – Noi siamo fortemente convinte che l'invisibilità sia una forma di discriminazione più subdola e potente di molti falsi stereotipi»

Come rispondere alla negazione e all’invisibilità? Laura e Giovanna hanno deciso di realizzare un documentario: "Le lesbiche non esistono".

«Noi quel mondo “oscuro” siamo andate ad intervistarlo per poterlo raccontare con un linguaggio comprensibile a un pubblico omosessuale e non. – Affermano le due giovani donne - Perché occorre soprattutto educare alla diversità per non recepirla ostile e capire che alla fine tutta questa “lontananza” – senza, in nessuna maniera annullare, l’identità LGBT – forse è puramente immaginaria». Giovane lesbica intervistata

Laura e Giovanna hanno girato l’Italia per incontrare coppie di lesbiche, per raccontare le loro storie, per documentare esistenze per dimostrare che le lesbiche esistono e non si nascondono.

Loro, che sono amiche di lunga data ma non sono una coppia, hanno iniziato a chiamare le cose con il loro nome.

E se voi volete sostenerle, potete visitare il sito Produzioni Dal Basso e aderire al progetto, in fondo una quota costa solo 10 euro.

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