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Le foto di Zappadu di Villa Certosa. Spunta un drago: è il simbolo della nuova loggia?

Ricordate le parole di Veronica Lario? "Vergini da offrire al drago"...

Per quest'anno non cambiare, stessa villa stesso mare. Il fotografo Zappadu, puntuale come una cometa all'ennesimo passaggio, anche quest'estate ci offre le sue foto scoop di Villa Certosa che proverebbero senza alcun dubbio l'appartenenza alla massoneria del B. Dopo esserci rinfrancati con un "nooo, ma va?" ghiacciato ed esserci chiesti a chi possa fregare di meno se nel villone pacchiano dell'ex-ghepensimi ora morto in Libia, ci sono i divani a forma di labbroni, i compassi e i triangoli massonici, il bunker e le tartarughe, c'è comunque una cosa curiosa da notare. 

Le foto di Zappadu che ho visto, se non sono state semplicemente scaricate da GoogleMaps, sembrano comunque foto satellitari. Ora, visto che Villa Certosa è considerata luogo strategico per la difesa e coperto da segreto di Stato e sembra essere ripresa con strumenti particolarmente sofisticati non in dotazione ai paparazzi, mi chiedo: quale grande occhio di Sauron sta osservando il vecchio? Da che parte arriva il messaggio trasmesso dal Mercurio Zappadu? 
 
No, perché altrimenti non si capisce tanto interessamento e spiegamento di pagine anche da parte di giornali come il "Fatto" online, riguardo all'arredamento bizzarro delle ville delle vecchie dive del consiglio decadute e a notizie che notizie non sono.
 
Nel giardino ci sono i simboli massonici. E allora? Che il B. sia un muratorino devoto è cosa nota fin dai tempi della sua iscrizione alla loggia P2 di Licio Gelli e da quelli successivi dei documentari sul suo leggendario mausoleo, il tombone mai condonato, anch'esso zeppo di allusioni al Grande Oriente. Ci saremmo piuttosto meravigliati se non fosse stato massone, visto che tutti coloro che contano qualcosa per denaro ed influenza, anche a livello di Circolo dei notabili cittadini di Cacasotto, pare ci diano dentro con la cazzuola e il compasso.
 
Secondo Gioele Magaldi, il leader di Grande Oriente Democratico, una fonte sempre molto interessante per sapere cosa ne pensa una parte della Massoneria del nano del consiglio, di solito molto male, il nostro si sarebbe addirittura creato, fin dai primissimi anni '90, una loggia personale: la "Loggia del Drago" con sede ad Arcore. Ricordate Veronica e le "vergini da offrire al drago"? Diavolo di una donna!
 
Questa loggia, assieme ad un'altra con a capo Bisignani, sarebbero le famigerate P3 e P4, non proprio emanazioni della P2 ma, secondo Magaldi, "circuiti massonici borderline" alla ricerca di appoggi internazionali "specie di area francofona, est-europea, nord-africana e medio-orientale".
 
Oltre all'utile degli agganci internazionali tra fratelli, la Loggia del Drago sarebbe dedita a rituali massonici di vario livello, incluso quello che fa riferimento più specificamente a riti di "magia sessuale". Sempre secondo Magaldi, una delle varianti di questi riti consiste nel fatto "che una persona iniziata e quindi con un certo tipo di conoscenze, possa acquisire energia, vitalità, benessere e salute attraverso l’uso sessuale di altre persone molto più giovani, vampirizzandone l’energia”.  

Spero che tutta questa ritualità di magia sessuale, senza arrivare ai sacrifici umani di vergini intonse, non consista solo nel bacio delle veline al bigolo del Priapo di terracotta ed al bunga bunga con le prostitute mascherate da infermiere e poliziotte perché altrimenti il livello, direbbe l'indimenticato Pazzaglia, sarebbe basso. 
 
Secondo me si tratta anche qui di mitologia e di millanteria bella e buona. Checché ne dica il prof. Scopagnini, che (stra)parla di addirittura sei prestazioni al giorno (si, forse a 18 anni), a me pare che tutti questi riti di magia sessuale non sortiscano nel drago un grande effetto di energia e vitalità, a parte una fastidiosa e persistente narcolessia diurna, osservabile in particolar modo durante le parate militari, le canonizzazioni di papi, le conferenze e le cerimonie ufficiali. Forse il vampiro per sbaglio ha preso troppa luce, perché ultimamente, più che un drago, sembra una vecchia iguana imbolsita e rincoglionita che si trascina su uno scoglio delle Galapagos. Senza ben sapere che cazzo ci stia a fare lì.
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