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 Home page > Attualità > Politica > Le forze dell’ordine chiedono le dimissioni di questo Governo

Le forze dell’ordine chiedono le dimissioni di questo Governo

A 150 anni dall’Unità d’Italia passando dal Regno alla Repubblica e con una serie di guerre mondiali all’interno della storia italiana,non era mai capitato che i rappresentanti sindacali delle forze dell’ordine protestassero e chiedessero apertamente le dimissioni di questo governo.

E quella presa in giro continua che infastidisce,e in quel ridurre tutto a un gioco,e in quel raccontare ipocrita e pieno di retorica,in quel fare false promesse e agire esattamente al contrario, in quell’usare le persone per miserabili fini personali, in quel portare continuamente divisioni e lavorare per lo sfascio del paese, in quell’alimentare odio per creare distrazioni di massa usando le forze dell’ordine, la manifestazione del 15, per come è stata organizzata, voleva consegnare , mentre il Ministro leghista non si è nemmeno degnato di essere presente in città per seguire l’andamento, e non parliamo di un torneo di bocce.

Molti poliziotti hanno denunciato la malafede degli organizzatori politici, che hanno pensato alla loro zona rossa e a quelle 40 vittime sacrificali tra le forze dell’ordine che dovevano essere ostaggi di eventuali provocatori.

A Reggio Calabria le segreterie provinciali dei maggiori sindacati di Polizia hanno manifestato in Piazza Italia.
Per Piero Gabriele Segretario UGL Polizia di Stato:
“ La nostra mobilitazione si rende necessaria perché il governo negli ultimi tre anni non ha tenuto fede ai vari impegni presi, riducendo i comparti sicurezza e soccorso pubblico sul lastrico; appena tre giorni fa l’esecutivo ha tagliato altri 60 milioni di euro, nell’ambito del ddl stabilità, alle voci di bilancio destinate all’ordine pubblico e alle missioni”.
Michele Granatiero Segretario Regionale del Sap invece denuncia le responsabilità del Governo:
"In un periodo di grave crisi economica come quello che stiamo vivendo, non avremmo voluto chiedere un contributo economico ai cittadini, ma siamo davvero arrivati a non avere il necessario per poter lavorare ed offrire sicurezza, in momenti di crisi economica e sociale, come quello attuale, i comparti sicurezza e difesa vengono, in genere, maggiormente sostenuti, anche dal punto di vista finanziario, il governo in carica invece ha fallito anche in questo elementare compito istituzionale”.
Il segretario regionale del Coisp Calabria  dopo gli scontri di Roma  punta l’indice sull’inefficienza del Governo e in un comunicato afferma:
"Le uniche forme di solidarietà che possiamo accettare sono le dimissioni dell'esecutivo Berlusconi e dei parlamentari che lo sostengono. Il resto sono solo sterili affermazioni di chi continua a pugnalare alle spalle i poliziotti, con scelte di governo irresponsabili. Il sindacato indipendente e autonomo di polizia della Calabria, esprime sostegno ai colleghi che ieri hanno dovuto operare a Roma in una condizione di assoluta difficoltà, per colpa di un Governo irresponsabile anche sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica, considerato, tra l’altro, che solo pochi giorni fa ha tagliato 60 milioni di euro a questo comparto, mentre domani gli agenti di polizia dovranno operare per un’ altra manifestazione nazionale di protesta in programma a Roma – senza nemmeno le attrezzature danneggiate sabato e non sostituite”.
E dopo la Polizia un duro attacco alla casta al Governo e al Premier viene fatto dall’organo di rappresentanza delle forze armate, il Cocer.
In un documento fatto dalla rappresentanza sindacale dell’esercito si legge:
“ I militari, non hanno più fiducia nel governo" e definiscono "fallimentare la gestione del sistema Difesa del Paese da parte del gabinetto del ministro La Russa e, di riflesso, del governo Berlusconi auspicandone la caduta:
"Solo in tal modo - sostengono i militari - si potrà evitare il consolidarsi di ulteriori provvedimenti punitivi che, aggiunti a quelli già approvati e già giudicati irresponsabili dal personale militare, determinerebbero nei fatti la morte della peculiarità e della specificità della condizione militare, nonchè dei diritti rappresentativi conquistati con sacrificio negli ultimi anni". 
 
Come dicevo prima nei 150 anni di storia d’Italia non era mai successo che tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine insieme protestassero così vibratamente e il Cocer Carabinieri rincara la dose e il primo a raccogliere l’invito a dimettersi è La Russa, anche se non viene mai nominato :
"Il governo taglia sulla sicurezza, ma non si dimentica di finanziare la festa delle Forze Armate del prossimo 4 novembre. È questo - continua - un governo impegnato a salvaguardare l'apparenza più che la sostanza: si sa, le foto ricordo durante queste manifestazioni possono valere più di cento parole, facendo percepire agli ignari cittadini una vicinanza al comparto sicurezza e difesa, di fatto inesistente! Con i tagli alle spese dell'ordine e sicurezza pubblica, il governo ha infatti dimostrato tutti i limiti della sua azione. Alla nostra classe politica non interessa che durante questi servizi il Carabiniere il più delle volte non mangi, oppure lavori dodici ore continuative senza percepire straordinario e in condizioni a dir poco aberranti come ampiamente hanno dimostrato le immagini dei violenti scontri di piazza. A loro interessa solo tagliare le spese per questi servizi. Siamo nel pieno ciclone alimentato da una classe politica che pensa più che a salvaguardare, ad aumentare i propri privilegi. Ci chiediamo quali spese verranno tolte dal bilancio statale, visto che siamo già altamente maltrattati".
E dopo, senza tanti giri di parole, la rappresentanza sindacale attacca il Governo:
”I Carabinieri sono stanchi di sottacere e di subire le imposizioni di un governo che continua imperterrito a penalizzarli economicamente per giustificare i propri sprechi (auto blu con scorta, autisti/maggiordomi, segretari, vigilanze) e che continua a chieder loro sacrifici economici. Oggi abbiamo un dato di fatto oggettivo: la sicurezza per l'italiano è gravemente compromessa. Garantire sicurezza, per i Carabinieri vuol dire lavorare gratis, per i nostri amabili parlamentari vuol dire aumento di servizi di esclusiva utilità gratuiti perché pagati con i sacrifici dei cittadini tutti e con i tagli ai servitori dello Stato garanti dell'ordine e della sicurezza pubblica”
E a questo punto anche Berlusconi non viene risparmiato dalle critiche:
”Qualcuno spieghi al presidente del Consiglio il significato dei sacrifici che il Carabiniere fa per garantire la giustizia sociale ed i diritti del cittadino. I Carabinieri rimandano al governo le belle parole ed i ringraziamenti ipocriti.”
Nessuno e dico nessuno poteva immaginare una cosa del genere ,che oltre alla polizia carabinieri e forze armate  tutti e dico tutti protestassero così vibratamente nei confronti di un Governo.
Poi tutte queste notizie sono state oscurate dall’informazione di Regime; la Rai Mediaset e tutti i giornali del Premier ,non parlano di questo, va contro l’etica del pensiero positivo, e per chiudere in bellezza allego il comunicato stampa del Cocer delle forze armate che fa capire in maniera molto chiara quello che pensano i militari dei nostri governanti.
 
Consiglio centrale di rappresentanza
comparto difesa
comunicato stampa
Cocer: i militari delle forze armate non hanno più fiducia nel governo
 
Roma, 20 ott. 2011 - I cocer delle forze armate, esercito marina e aeronautica, ritenuta necessaria una sintesi sulla attuale situazione politica giudicano fallimentare la gestione del sistema di difesa del paese da parte del gabinetto dell’on. La Russa e di riflesso del governo Berlusconi auspicandone la caduta.
 
Infatti, solo in tal modo, si potrà evitare il consolidarsi di ulteriori provvedimenti punitivi che aggiunti a quelli già approvati e già giudicati irresponsabili dal personale militare determinerebbero nei fatti la morte della peculiarità e della specificità della condizione militare, nonché dei diritti rappresentativi conquistati con sacrificio negli ultimi anni e peggio il deterioramento del quadro giuridico ed economico che si ricorda ha costituito in passato non uno status di casta ma la giusta moneta ricompensante gli atti svolti in modo diuturno dai soldati, dai marinai e dagli avieri e che ricomprendono, per memoria della establishment politica e politica militare, gli estremi sacrifici.
 
La rappresentanza militare, facendosi portavoce di tutte le donne e gli uomini in servizio stanchi di sottacere e di subire imposizioni draconiane, non attenderà fermo ed inerte e non esiterà, sempre nel rispetto della legalità, ad operare le dovute scelte per tutelare compiutamente e in primis la dignità morale, giuridica ed economica dei portatori d’interesse che nonostante tutto indossano la divisa e cantano orgogliosamente l’inno di Mameli.
 
Riteniamo sia necessario una conferenza stampa che, attraverso un confronto in pubblico anche utilizzando i media televisivi al governo piu’ consoni, i cittadini italiani siano informati delle implicazioni che i prefigurati tagli produrranno in termini di sicurezza interna ed esterna del paese sia sugli operatori che su i cittadini stessi ove cio’ non avvenga in tempi brevi si provvederà in proprio.

I commenti più votati

  • Di (---.---.---.136) 25 ottobre 2011 14:15

    come si dice ha Firenze fra ninnoli e nannoli
    il tempo passa e Berlusconi gioisce con tutta la sua corte dei miracoli.

    i suoi guai con la giustizia non sono al primo posto 
    al primo posto c’è la svendita dei beni dello stato da privatizzare per due euro

    il privato che a la prelazione su tutti? è SB

    una volta portata a buon fine l’operazione
    anche se non viene rieletto tiene per le palle
    L’Italia 

    ho privatizzazioni ho Grecia
    per Silvio non fa nessuna differenza

    l’importante è piegare L’Italia hai suoi voleri. Vittorio

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.136) 25 ottobre 2011 14:15

    come si dice ha Firenze fra ninnoli e nannoli
    il tempo passa e Berlusconi gioisce con tutta la sua corte dei miracoli.

    i suoi guai con la giustizia non sono al primo posto 
    al primo posto c’è la svendita dei beni dello stato da privatizzare per due euro

    il privato che a la prelazione su tutti? è SB

    una volta portata a buon fine l’operazione
    anche se non viene rieletto tiene per le palle
    L’Italia 

    ho privatizzazioni ho Grecia
    per Silvio non fa nessuna differenza

    l’importante è piegare L’Italia hai suoi voleri. Vittorio

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.232) 25 ottobre 2011 16:51
    Damiano Mazzotti

    Se non vengono le dimissioni spontanee di Berlusconi ci sarebbe una soluzione rapissima:

    Alemannno in quanto sindaco di Roma, è legittimato ad effettuare il Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO) di una persona esaurita psicofisicamente e mentalmente come Berlusconi, che con i suoi comportamenti pubblici devianti e irritanti, ha già fatto molti danni a sè e anche agli altri (cioè tutti noi). E che purtroppo può farne ancora di più, anche perché Berlusconi tra poco non sarà nemmeno più sé stesso.

    Avanti Alemanno, alzati da quello scranno... basta una telefonata e in Italia andrà tutto a posto in circa 20 minuti...

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.232) 25 ottobre 2011 17:00
    Damiano Mazzotti

    Oppure, al necessario Trattamento Sanitario, e Obbligatorio, potrebbe pensarci la neo-sindachessa di Arcore: Rosalba Colombo. Perchè no?!

  • Di pv21 (---.---.---.67) 25 ottobre 2011 19:59

    Depistaggi >

    Da mesi i Sindacati delle Forze dell’ordine (DIA compresa) denunciano la carenza di risorse anche per i servizi essenziali.
    Chi asserisce che i “vandali” di Roma per più di un’ora siano stati “coperti” dai manifestanti non dice che nello stesso arco di tempo non è comparsa alcuna unità delle forze dell’ordine.
    Maroni ha dichiarato che 3000 erano gli “incappucciati” entrati in azione per 5 ore.
    Lo stesso numero, stando a Maroni, delle unità di intervento impiegate “complessivamente in 24 ore”.
    Il CdM aveva appena deciso un ulteriore taglio di 60 milioni ai fondi di Polizia e Carabinieri. La stessa cifra che ora verrà ripristinata.

    Quando le risorse, in uomini e mezzi, sono “limitate” anche le scelte diventano “obbligate”. Aumenta così il rischio per le forze preposte all’ordine ed alla sicurezza di ritrovarsi “inadeguate” ad affrontare con efficacia le situazioni “complesse”.
    Questo è il nodo da sciogliere per non rivedere scorrazzare i “vandali”.
    Fuorvianti sono analisi e “argomentazioni” da teatrino di Pantomima e Rimpiattino

  • Di (---.---.---.81) 8 novembre 2011 10:05

    I Black bloc 
    li definire mercenari al servizio dei Capitalisti.

    Gli infiltrati servono per annientare le dimostrazioni Pacifiche del Popolo.
    E ha giustificare le violenze commesse dalle forze de l’ordine.

    Se fossi un Poliziotto al servizio dello Stato mi porrei questa domanda.

    Sono al servizio del Popolo, 
    ho dei farabutti, che approfittano per fare i loro loschi affari?

    Perchè devo intervenire quando il Popolo manifesta Pacificamente Contro Il mal governo?

    E stare immobile quando i black bloc sfasciano tutto?

    Il mio compito, non è quello di fare si che non avvengano infiltrazioni di violenti?

    Chi è che infiltra agitatori violenti?

    Come mai i violenti, sono vestiti in modo riconoscibile?

    Ha questo punto, domanderei hai miei superiori a chi ho prestato giuramento
    Alla Repubblica Italiana, Ho alla repubblica dei farabutti. VITTORIO

     

     

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