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 Home page > Tribuna Libera > Le cure migliori e l’arte della probabilità nella scienza medica

Le cure migliori e l’arte della probabilità nella scienza medica

L'interessante saggio di Daniele Coen, "L'arte della probabilità. Certezze e incertezze della medicina" prende in esame le principali questioni mediche di ieri e di oggi (Raffaello Cortina Editore, 2021, 240 pagine, euro 19).

 

Quasi "Tutti i medici sanno bene che la medicina non è una scienza esatta, e neppure, come qualcuno sembra credere, un'arte fondata sull'intuito, l'esperienza e l'occhio clinico". Forse è "più corretto definirla un artigianato di alto livello che si basa su di un buon numero di conoscenze scientifiche, su di un approccio probabilistico alle scelte e sull'attenzione empatica ai bisogni del singolo individuo" (introduzione). Naturalmente se il medico è veramente onesto e molto intelligente è molto meglio.

Purtroppo oggi bisogna considerare "che intorno alla medicina girano interessi miliardari, capaci di influenzare con mezzi leciti, e a volte anche illeciti, le scelte dei medici e dei pazienti" (introduzione). Varie società farmaceutiche sono sempre più accorpate in grosse società che riescono a imporre i loro interessi alla politica, non tenendo conto dei veri interessi dei cittadini, come quello di poter scegliere in piena libertà.

I veri medici sanno dei "tanti interventi di prevenzione o di terapia che negli ultimi vent'anni sono stati somministrati a centinaia di migliaia o milioni di persone prima di essere abbandonati in quanto inutili o dannosi" (introduzione). Quindi ogni cittadino dovrebbe informarsi bene a riguardo dei metodi della ricerca clinica e della pubblicazione dei risultati sulle varie riviste scientifiche, tenendo conto degli interessi miliardari che supportono farmaci a volte inutili e a volte dannosi.

Dopotutto quasi tutti "gli uomini (e dunque anche i medici) sono animali abitudinari, che resistono al cambiamento anche quando le loro abitudini sono mal fondate o, come nel nostro caso, non si basano su nessuna evidenza scientifica" (p. 23). Inoltre "il consenso degli esperti non è quasi mai unanime, può essere influenzato da interessi personali ed è comunque destinato a variare con l'accumularsi delle esperienze e delle conoscenze" (p. 28). Purtroppo, anche per molti medici, vale la valorizzazione dell'interesse economico personale e a volte aziendale.

Ad esempio il British Medical Journal ha valutato "che solo il 18 per cento delle decisioni dei medici di medicina generale trova supporto in dati sperimentali di buona qualità" (p. 28). Ciò significa "che oltre l'80 per cento delle pratiche mediche non è sufficientemente fondato". Inutile quindi credere totalmente a qualsiasi parere medico. Per valutare un singolo disturbo medico serio è molto meglio ottenere il parere di almeno tre persone esperte.

Il ricercatore e scrittore Gerd Gigerenzer ha sottolineato in molti casi l'estrema importanza della sensazione viscerale, il Gut Feeling, che in genere si forma rapidamente nella coscienza, senza essere pienamente consapevoli della vera ragione, e che è abbastanza forte da farci agire (p. 235). Invece un'analisi molto approndita di Silvio Garattini, scoprì che "dei dieci farmaci più venduti in Italia nel 1986, cinque fossero assolutamente inefficaci" (p. 41).

Nel testo vengono anche riportate alcune informazioni molto importanti che riguardano le Linee Guida, "cioè a quegli insiemi di raccomandazioni che le società scientifiche propongono ai medici relativamente ai percorsi decisionali e al trattamento di specifiche condizioni cliniche". Chi è più informato è sicuramente più libero.

Infine viene sintetizzata una questione piuttosto particolare: "cosa significhi accettare di convivere con l'incertezza per i medici e per i cittadini". In effetti anche la medicina, come tutte le cose umane, va valutata in un determinato momento storico e ha dei limiti insuperabili. Limiti più o meno grandi, che devono essere accettati e valutati.

 

Daniele Coen è un medico d'urgenza che ha diretto per molti anni il Pronto Soccorso dell'Ospedale Niguarda di Milano. Oltre all'attività di ricerca, si occupa anche di divulgazione scientifica e ha collaborato con le associazioni dei consumatori. Il 6 maggio 2020 ho recensito questo ottimo saggio: "Margini di errore. Perché i medici sbagliano" (saggio Mondadori del 2019).

 

Nota specialistica - Segnalo alcuni siti soprattutto ai laureati in medicina: www.cochranelibrary.com, www.cochrane.org, www.cochrane.it, www.sccm.org, www.esicm.org. Segnalo inoltre la grande professionista Marcia Angell e l'epidemiologo Ben Goldacre, per capire meglio i danni che può arrecare ai pazienti il marketing delle case farmaceutiche. Infine aggiungo che negli "Stati Uniti vengono eseguite ogni anno circa cinquecentomila biopsie inutili e cinquantamila interventi chirurgici di prostatectomia altrettanto inutili" (p. 187).

Nota relativa al Gut Feeling - In realtà "il gut feeling non è né capriccio né sesto senso né chiaroveggenza né voce di Dio, ma una forma di intelligenza inconscia". Quindi "è un grosso errore supporre che la conoscenza sia necessariamente conscia e intenzionale. La maggior parte del nostro cervello è inconscia, e senza la vastissima esperienza in essa immagazzinata saremmo perduti. L'intelligenza calcolante può anche farcela con i rischi conosciuti, ma di fronte all'incertezza è necessaria l'intuizione" (p. 235). 

Nota aforistica - "La medicina è la scienza dell'incertezza e l'arte della probabilità" (wWlliam Osler); "La conoscenza umana è incerta, inesatta e parziale" (Bertrand Russell); "Quando tutti la pensano allo stesso modo, nessuno sta pensando" (Benjamin Franklin); "Più spesso una cosa stupida viene ripetuta, più assume un'apparenza di saggezza" (attribuita a Voltaire); "Le cose importanti sono sempre semplici" (Albert Einstein); "Chi trascura lo studio per sette anni, sarà sicuramente ignorante per settanta" (Proverbio cinese); "La conoscenza è una navigazione in un oceano di incertezze attraverso arcipelaghi di certezze" (Edgar Morin); "Pensare in modo annebbiato significa ricavare, senza accorgersene, conclusioni scorrette dalle statistiche" (Gerd Gigerenzer, direttore dell'Harding Center for Risk Literacy e partner di Simply Rational del Max Planck Institute for Human Development).

Nota finale - "Ogni persona che incontri sta cambattendo una battaglia di cui non sai nulla. Sii gentile. Sempre" (Platone citato dal medico Rosario Sorbo); "Molto ragionamento e poca osservazione portano all'errore; molta osservazione e poco ragionamento conducono alla verità" (Alexis Carrel, medico). E, come affermò Schopenhauer, "ogni verità deve attraversare tre stadi prima di essere diffusamente riconosciuta: dapprima viene ridicolizzata, poi viene ferocemente contrastata e infine viene accettata come se fosse stata da sempre evidente" (p. 30).

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