• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tempo Libero > Sport > Lavezzi al Paris Saint-Germain: la lettera di Pocho ai napoletani

Lavezzi al Paris Saint-Germain: la lettera di Pocho ai napoletani

“Sono a Parigi perché il Psg ha un progetto importante, un grande futuro” ecco le prime parole di Lavezzi da giocatore del Paris Saint-Germain. La notizia era nell’aria da tempo, mancava solo l’ufficialità, arrivata ieri pomeriggio quando l’argentino alle 18:15 ha firmato il contratto che lo legherà alla società francese per 4 anni. Dopo poco la pubblicazione sul suo sito ufficiale della tanto attesa lettera di addio ai tifosi partenopei.

Un amore durato cinque anni quello tra i napoletani e il Pocho, coronato dalla vittoria della Coppa Italia, ma come scrive lo stesso Lavezzi nella sua lettera “Nada es por siempre”. La piazza si spacca e sostenitori del Napoli e dell’attaccante argentino si lasciano andare a commenti malinconici e ringraziamenti per le emozioni vissute in questi cinque anni, ma c’è chi non ci sta, chi vede questo addio come un tradimento, indispettiti dal lungo silenzio del Pocho che dalla fine del campionato non ha voluto rilasciare nessuna dichiarazione in merito al suo futuro.

L’addio di Lavezzi arriva nell’anno in cui il calcio italiano perde alcuni dei suoi giocatori più importanti come i campioni del mondo Del Piero, Inzaghi e Gattuso. Grande commozione ha suscitato il saluto del capitano della Juventus, anche se a decidere il destino di Del Piero è stata la stessa società bianconera con un comunicato arrivato quasi ad inizio campionato, una decisione che lo stesso Pinturicchio, soprannome datogli dallo storico presidente Agnelli che accostava il talento del calciatore a quello del pittore della seconda metà del quattrocento, non ha mai accettato. A niente sono serviti gli appelli dei tifosi della Juve alla società per prolungare almeno di una stagione il contratto e così nell’ultima giornata di campionato lo Juventus Stadium non ha potuto che abbracciare per l’ultima volta Del Piero per un addio che ha toccato tutto il calcio italiano. 

Altra lettera d’addio per Pippo Inzaghi, pubblicata dal sito del Milan prima dell'ultima partitache si è congedato dai tifosi rossoneri facendo quello che sapeva fare meglio. Una carriera segnata da pochi virtuosismi ma da una valanga di gol, Inzaghi è uno dei pochi calciatori a poter vantare marcature in tutte le competizioni europee per club e per nazionali.

Non si può fare a meno allora di ricordare altri controversi ritiri vissuti dal calcio italiano. Come non pensare alla contestazione dei tifosi del Milan verso il suo storico capitano Paolo Maldini dopo la sconfitta contro la Roma che metteva a repentaglio la qualificazione per la Champions League. Anche in quell’occasione non sono bastate le tante coppe alzate dal capitano del Milan per evitare la contestazione, Maldini fu tentato di non effettuare il giro di campo poi tornò sui suoi passi ma quel momento fu accompagnato da una serie di striscioni contro di lui come «Grazie capitano, sul campo campione infinito. Ma hai mancato di rispetto a chi ti ha arricchito» e contro la società in procinto di vendere un altro grande talento che ha arricchito il nostro campionato: il brasiliano Kaka.

Pubblichiamo di seguito il testo integrale della lettera di Lavezzi comparsa ieri sul suo sito ufficiale:

 

"Sono stati cinque anni davvero unici, indimenticabili. Cinque anni che mi hanno segnato con il fuoco… per tutta la vita.

Quando nel luglio 2007 hanno confermato il mio trasferimento a Napoli, sapevo che la sfida sarebbe stata dura e affascinante. Stavo arrivando nella città, nella squadra, dove Diego Armando Maradona ha lasciato un’impronta indelebile che vivrà per sempre… sentivo una responsabilità enorme.

Per ogni calciatore argentino, Napoli non è un “club mas”… la verità è che per me è stato tutt’altro che così. E’ stato sufficiente cominciare la mia esperienza napoletana per sentire l’amore e il calore da parte di tutti voi e per capire che sarebbe stato qualcosa di pazzesco, qualcosa di incredibile.

Dalle prime partite con la maglia azzurra, fino alla storica vittoria in Coppa Italia, i ricordi sono e saranno indimenticabili. Da quei tre gol contro il Pisa in Coppa Italia, fino ai gol in Champions Legaue… tutto è stato contraddistinto da passione e sentimenti comuni, è stata una strada che abbiamo percorso insieme, per mano.

Il Napoli stava crescendo, lentamente e progressivamente, fino a diventare quello che è oggi, uno dei Club più importanti d’Europa; “il Pocho” stava maturando come giocatore e come uomo ed è cresciuto superando se stesso, superando ciò che era prima di essere adottato dai napoletani. Abbiamo sempre creduto l’ uno nell’altro… abbiamo riso, pianto, sofferto e goduto e, insieme, ce l’abbiamo fatta.

Gli addii non sono mai facili e in questo caso il mio è ancora più difficile e doloroso. Sarà strano uscire per strada e non sentire l’amore e la passione incondizionata che da sempre mi avete regalato.

La vittoria della Coppa Italia mi lascia almeno il conforto di sapere che qualcosa ho restituito a Napoli e ai Napoletani… sono felice di avervi regalato anche io qualcosa di importante.

Nel calcio, come nella vita, non sai mai il destino cosa ti riserverà. La porta di un un possibile ritorno resterà per me sempre aperta e, se non come calciatore, tornerò di nuovo per ricordare tanti momenti di felicità e gioia. “Nada es por siempre”, dicono alcuni filosofi e forse, purtroppo, hanno ragione. Ma io cercherò di smentirli perché voi, amici napoletani, sarete sempre nel mio cuore.

Per sempre… “GRACIAS”

 

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares