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Marocco: fuga di notizie in stile WikiLeaks. Ma nessuno ne parla

In Marocco scoppia un caso alla WikiLeaks, ma tutti fanno finta di non accorgersene. Dal 3 ottobre in poi, rivela il sito locale Tel Quel, il profilo twitter @chris_coleman24 , dietro cui si nasconde un'identità segreta, ha diffuso centinaia di documenti classificati e e-mail private riguardanti le attività della diplomazia marocchina dal 2008 a oggi.

Nonostante la grande fuga di informazioni coinvolga elementi di primo piano, tra cui esponenti di think thank, di società di pubbliche relazioni, giornalisti marocchini e stranieri e collaboratori dei servizi segreti, nessuno nel paese, tra i politici e i professionisti dell'informazione, sembra davvero intenzionato a metterci mano.

Una pesante cappa di omertà e autocensura sembra oscurare i cieli del paese islamico e quasi nessuno vuole assumersi la responsabilità di commentare pubblicamente le informazioni emerse, benché i documenti siano accessibili a tutti. 

L'ufficialità dei cablogrammi non è stata, di fatto, smentita, ma i membri del governo, i partiti politici e gli esponente dei servizi di sicurezza hanno preferito non pronunciarsi su una vicenda che, potenzialmente, potrebbe avere conseguenze significative.

Solamente Mbarka Bouaida, Ministro Delegato presso il Ministero degli Esteri del governo Benkiran, ha voluto commentare, accusando “elementi del FrontePolisario” di aver organizzato e provocato la fuga di notizie con l'appoggio dell'Algeria.


 

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