La scuola ed i prof ghettizzano?
In considerazione del valido articolo sul Corriere del Veneto 1 Ottobre 2017 dal titolo Se ora i prof si impuntano "Fino alla terza media tutti siano accompagnati", che andrebbe esteso per legge fino al compimento della maggiore età (18 anni), volevo aggiungere un nuovo punto di vista al momento non ancora considerato.
Riporto il passo più importante: "Come agire dipenderà dalle condizioni: da dove sei, da quali sono i percorsi da fare. Ovvero si valuterà dove lo scolaro abita e se abita lontano e se deve fare un percorso pericoloso non gli verrà concesso di uscire da solo."
Ora vorrei considerare la questione da un diverso punto di vista.
Soprattutto nelle città più grandi mediamente le scuole "migliori" sono in centro.
Ovvero i docenti più bravi ambiscono ad insegnare nelle scuole centrali per la qualità dei colleghi e per la selezione degli studenti.
Se fossi un genitore non abbiente o extracomunitario sicuramente dovrei risiedere in periferia, perché in periferia vengono assegnate le case e perché in periferia le case costano meno.
Se fossi un genitore non abbiente o extracomunitario e volessi "cambiare il futuro" di mio figlio cercherei di iscriverlo nelle scuole migliori, le scuole centrali.
Se fossi un genitore non abbiente o extracomunitario cercherei di ridurre ogni spesa e cercherei di fare utilizzare a mio figlio la bicicletta o lo farei andare a piedi.
Ma visto che si valuterà dove lo scolaro abita e se abita lontano e se deve fare un percorso pericoloso non gli verrà concesso di uscire da solo: la scuola ed i prof ghettizzano?
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