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 Home page > Tribuna Libera > La rivolta dei bravi ragazzi, contro le furberie

La rivolta dei bravi ragazzi, contro le furberie

Vi ricordate l'italietta, quando il matrimonio voleva dire abito bianco, confetti “boni" e mega pranzo con tutti i parenti? Quando i giovani facevano a gara a lasciare il posto a sedere sui mezzi pubblici agli anziani, quando era motivo di orgoglio aiutare il prossimo, quando l'onesto era considerato il vero eroe nella vita? Ebbene ora scordatevi tutto, anzi fate attenzione a non trasmettere ai vostri figli e nipoti queste antiche suggestioni che possono impedire un corretto inserimento delle nuove generazioni nella attuale società.

Certo bisognerà però ripensare ad un nuovo equilibrio sociale perché dovremmo nei prossimi anni tutelare una moltitudine di vecchi “disabili sociali“ (i portatori sani di vecchi principi strani) come gli onesti e i loro eventuali discendenti educati con simili attitudini sovversive. Per cercare di rendere più chiaro il concetto che cerco di farvi capire mi viene in mente un esempio. L'assicurazione RCA per le auto è secondo la legge attuale italiana obbligatoria, ma secondo alcuni dati acquisiti sembra che un considerevole numero di automobilisti faccia ricorso a contrassegni "taroccati".

In poche parole è sempre più facile trovarsi ad avere un incidente con un non assicurato. Il motivo è semplice: le assicurazioni RCA costano ormai troppo anche perché le compagnie si trovano a fronteggiare situazioni abnormi dovute principalmente all'uso smodato di alcool e droghe varie.

Ma questi aumenti andranno a gravare sempre di più sulla esigua schiera di autisti sobri e virtuosi che contemporaneamente non potranno più essere tutelati dal momento che gli altri non si cureranno più di avere una assicurazione. Così “fessi e mazziati“. Mi domando allora se non potrà essere più giusto togliere l'obbligatorietà dell'RCA, se non altro riportando i premi a valori più bassi e valorizzando le abilità del guidatore.

Ovviamente potete divertirvi a riportare queste considerazioni in molti altri settori (sanità, scuola, previdenza, ecc.), anzi diamo anche un nome a questi desideri sollecitati in questi giorni da comizi elettorali di vario indirizzo politico: “La rivolta dei bravi ragazzi!".


 

 

 

 

 

 

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