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La ricerca scientifica ed il rischio

L'inizio operativo nella città di Napoli di quel progetto già annunciato da tempo, ovvero la trivellazione per fini scientifici connessi alla Geotermia nel vulcano dei campi Flegrei a Bagnoli, ha sollevato già solo nell'intenzione di un'ipotetica trivellazione tante polemiche, non solo nel mondo scientifico ma tra gli ambientalisti e gli stessi cittadini del posto.
Le preoccupazioni oltre che dagli abitanti della zona, non lontani dal centro di quella trivellazione, vengono anche da parte del mondo scientifico che non è concorde sul rischio zero dell'operazione. Una preoccupazione legittima e naturale pur essendo garantito il pieno rispetto delle tecnologie di sicurezza e la supervisione di "esperti" con il quale tutto è stato affrontato sia nella fase di massima e di studio che in questa esclusivamente operativa.
 
I confronti con la natura sono stati alla base delle nuove innovazioni e dei progressi nel campo della scienza. Nei Paesi nordici si sfruttano da tempo i vulcani, o meglio i geyser, a fini energetici con successo. Al fine di sfruttare al meglio ciò che di naturale esiste sul nostro pianeta bisogna andare nella direzione di una assenza di rischio, cosa che è sempre necessaria.
 
Gli esperimenti ai fini di ricerca e/o sfruttamento non sono scevri, a parere di esperti, da quel rischio non calcolabile che la storia ci insegna: il rischio di un incidente imprevedibile. Il non lontano disastro della BP sulla piattaforma Deep Water Horizon, deputata allo sfruttamento ed estrazione del petrolio, ed a cui solo con moltissima difficoltà nonostante le tecnologie e le menti scientifiche internazionali è stato posto uno stato di controllo.
 
La natura fuori controllo che riversava miglia di barili di petrolio in mare è la prova incontrovertibile dell'incidente sempre possibile lì dove il rischio, anche minimo, è ipotizzabile. Non si puo' fermare la scienza i cui progressi ci appartengono nel quotidiano e sono da lì a venire. Ma non possiamo comunque creare delle situazioni di apprensione, sia pure virtuali, dove ci sia un'ipotetica possibilità d'incidenti e quindi un rischio che non sia escluso da quella sicurezza matematica.

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