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La rassegnazione, il cancro della società civile

Ogni giorno accadono ingiustizie, sopraffazioni, scandali politici, e tanti altri fatti negativi che stanno distruggendo, a partire dalle fondamenta, la nostra società civile.

Ogni persona che rimane vittima di questi soprusi, sperimenta sulla propria pelle il dolore procurato da tutte quelle ferite, fisiche e spirituali, derivanti da tante cattive azioni.

Ogni persona che invece è solo spettatore di tante azioni malvagie, sperimenta nella propria coscienza l’impotenza della sua esistenza, perchè non riesce a fare nulla di efficace per porre un freno a tanta cattiveria.

Il pensiero dominante, fa propendere per una ineluttabilità di ciò che accade, in poche parole è sopraggiunta la rassegnazione.

Quest’ultima è come un cancro malefico che si è insinuato nel corpo della società civile e ha mandato in circolo tantissime metastasi utilizzando i mezzi più impensati per farsi veicolare: la televisione, i giornali, i partiti politici, la chiesa e tutte quelle realtà associative impure.

L’unico antidoto possibile alla rassegnazione è quella cosa che stupisce anche Dio, e cioè la Speranza, coltivata contro tutto e tutti da chi si sente ancora un essere umano.

Oggi chi si batte contro il degrado dilagante, mettendosi in gioco con tutto se stesso e con tutte le sue forze, viene indicato, da quella massa informe omologata in tutto e per tutto, come un pazzo.

E’ giusto che sia così, perché solo dei pazzi possono curare questo mondo impazzito.

Ognuno di noi dirà, ma io non sono pazzo, infatti singolarmente sembriamo tutti savi, ma è quando agiamo collettivamente che diventiamo insani.

Un esempio su tutti: le elezioni politiche. Singolarmente ci lamentiamo dei nostri politici e delle loro malefatte, li malediciamo in pubblico, ma poi nel segreto dell’urna li votiamo e li rivotiamo per decenni.

Cosa fare allora?

Personalmente incoraggio tutti quei pazzi che ancora lottano per un mondo diverso, e nel mio piccolo cerco di imitarli.

Ogni uomo che vuole ritornare persona o che aspira a diventarlo, scelga la strada che più gli è consona, ma faccia una scelta di azione, non si lasci tenere ancora imbalsamato dalla rassegnazione, e spinga indietro tutti quelli che l’hanno veicolata fino a lui.

Buon ritorno alla vita a tutti gli uomini di buona volontà.

 

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