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La questione Olimpiadi: lo scandalo e la rabbia

ll MOV5S aveva detto no alle Olimpiadi e ha vinto, gli altri partiti avevano detto sì,e sono stati sconfitti. I 5 Stelle avevano privilegiato la manutenzione della città, la sua sopravvivenza civile, gli interessi veri cittadini, rispetto ad un business rischioso, irresponsabile per una città in default. Hanno confermato questa linea politica. Questi i fatti. Dove è lo scandalo, chiede Di Battista, in un post dove si arrabbia, ma in fondo si difende. Sono sulla difensiva i pentastellati, e non capiscono che sul banco degli imputati devono stare gli avversari, quelli che vogliono questa benedetta Olimpiade anche contro la volontà dei romani.

Dove è lo scandalo? Lo scandalo sono le pressioni, le minacce della classe dirigente della capitale, per indurre la sindaca e il MOV5S a tradire il mandato elettorale e con esso le persone che l'hanno votato.

Ma di questo non si parla, perché il rispetto della volontà popolare è diventato un optional, segno del degrado e dell'arroganza, della politica e dei media che pensano di poter dire e fare tutto quello che vogliono, anche di normalizzare il tradimento. Lo scandalo è il degrado di un'opposizione che non fa l’opposizione, fa la battaglia per le Olimpiadi e non per i trasporti, la potatura degli alberi pericolosi per persone e cose, insomma per le cose che servono alla gente.


Lo scandalo è una stampa serva, che ubbidisce ai padroni e non ai lettori, che insegue le copie vendute, l'audience, la volontà del padrone, più che i fatti, mettendosi sotto i piedi autonomia e dignità.

Lo scandalo è che gli interessi della gente, i suoi bisogni, le sue necessità che dovrebbero essere sempre al primo posto, vengano aggrediti dalle scorie di mafia capitale, ancora vive ed operanti.

Dove è lo scandalo? Ma dove è la rabbia? Dov'è l'indignazione del popolo che ha subito venti anni di ladrocinio, di tangenti, di massacro della città? Dove è quella determinazione della gente, che ieri ha spazzato via le forze politiche complici di mafia capitale? La rabbia, l'indignazione, gli eredi di mafia capitale, cercano di seppellirle nel fango di bugie e falsità, di accuse, che puzzano di gossip, di pretesti inventati, per colpire tutto ciò che contrasta i loro interessi, anche un sindaco e un movimento. E questa rabbia ed indignazione così soffocate e represse diventano silenzio inerte che lascia soli chi cerca di fare le cose giuste .

La partecipazione alla politica non si esaurisce al momento del voto, ma significa partecipazione al controllo quotidiano delle iniziative del governo della città, anche con la lotta .La questione Olimpiadi è un monito, senza lotta politica, ritorna mafia capitale.

 

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