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 Home page > Tribuna Libera > La protesta di Marco Pannella sulle carceri italiane

La protesta di Marco Pannella sulle carceri italiane

Ci siamo già espressi non molto tempo fa sulla scandalosa situazione delle nostre carceri, l'invivibilità dovuto al sovraffollamento col quale si deve purtroppo convivere, una situazione nota e conclamata da molti anni e per la quale i provvedimenti tampone presi dai vari ministri della Giustizia non potranno sortire quell'effetto definitivo alla soluzione di un problema di siffatta portata.

Marco Pannella, in ospedale, versa in gravi condizioni per questa sua ennesima protesta non violenta, sciopero della fame e della sete, l'appello di tantissimi parlamentari di sponde e colori diversi e non per ultimo del presidente Monti devono costringere il caro Marco ad interrompere siffatta protesta.

Vorremmo dire a Marco che la non vita non ha più valore come protesta della vita stessa, nella quale ogni battaglia per i diritti civili non è mai una battaglia persa. Caro Marco, tu che da una vita predichi la non violenza, ti batti per quei diritti sanciti nella Costituzione e sei stato il fautore di tanti referendum per promuovere un modo di vivere diverso, per la libertà di alcuni diritti che dobbiamo necessariamente avere perché ci appartengono, non puoi continuare questa tua protesta barattandola con la tua stessa vita in un atto di autolesionismo e commettendo una violenza sul tuo corpo.
 
Non puoi tu che sei per antonomasia un non violento posporre quella tua filosofia di vita, quelle tue lotte per i diritti civili, ad quella forma estrema di protesta alla quale già molte volte ti sei sottomesso mettendoti in pericolo di vita per far sentire quell'urlo che non ha più quella forza di farsi sentire. L'Italia e il popolo italiano ha ancora bisogno della tua figura politica, mai come in questo momento il cui degrado morale, che ben conosciamo, ha toccato quelle sponde alle quali non pensavamo si potesse arrivare.
 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.25) 19 dicembre 2012 11:01

    Chissà se lo sciopero della fame e il ricevimento deo premier Monti lo avranno anche coloro che sono stati derubati, scippati o magari picchiati dai "martiri" per cui si batte Pannella. Italia di M....

  • Di (---.---.---.232) 19 dicembre 2012 17:09

    Tra carcerati, pregiudicati e loro familiari si mette insieme una bella fetta di elettorato, nella quale Pannella da molto tempo pesca voti. Con i suoi ridicoli scioperi della sete ha aperto la sua campagna eletorale. Uno sciopero della sete così prolungato se fosse vero avrebbe già dovuto portarlo alla morte diversi anni fa quando ha cominciato con queste bagattelle. E invece è sempre vivo e vegeto e succhia finanziamenti pubblici per la sua radio radicale.

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