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 Home page > Attualità > Economia > La politica distratta aspetta la crisi economica.

La politica distratta aspetta la crisi economica.

Strano questo titolo ma è proprio così quanto sta accadendo.

Sulla crisi finanziaria mondiale è stato detto e scritto tutto e di più, con le più catastrofiche teorie che fanno inorridire anche il più preparato economista dei nostri tempi.

Tutto il mondo finanziario, quello politico e le banche centrali di tutto il mondo stanno facendo l’impossibile per assicurare denaro e liquidità per tutte le banche che ne dovessero avere necessità.

Vengono salvaguardate pertanto coloro che da molti anni a questa parte hanno messo le basi per questo dissesto planetario.

Il concetto è corretto, facendo il paragone con un automobile, gli istituti bancari sono il serbatoio che alimenta il mondo produttivo che in questo caso è il motore dell’automobile, non si vuole che l’autoveicolo si possa fermare per mancanza di carburante.

Purtroppo in tutto questo trambusto stanno perdendo d’occhio forse un fattore molto più importante che è appunto il funzionamento del motore.

Il settore produttivo, in questo caso l’industria (il vero motore dell’economia), stà perdendo i colpi, nel mese di Agosto in Italia c’è stato un rallentamento della produzione industriale del 5% su base mensile rispetto al mese precedente.
Il perchè è molto semplice e tutti lo viviamo quotidianamente è generato da 2 principali fattori .

1) Causa l’aumento dei prezzi di quasi tutti i prodotti si é ridotto del 10/15% la disponibilità economica delle famiglie e di conseguenza la capacità di acquisto di beni di uso indispensabile e primario (automobili, elettrodomestici, alimentari, etc.)

2) E’ subentrata l’incertezza, per molte famiglie, di riuscire a superare questo bruttissimo momento contingente che non fa intravedere l’uscita dal tunnel della crisi. Di conseguenza viene eliminato l’acquisto di quei prodotti ritenuti non indispensabili.
Allora vorrei dare un suggerimento ed una sveglia ai nostri politici.



Occorre cominciare a gironzolare meno intorno alle lobbies delle banche, perchè probabilmente quello che è stato fatto per la loro salvaguardia, anche se troppo in ritardo è stato messo nel sacco.

Ora signori politici tiratevi su le maniche, cominciate a sporcarvi la camicia, ed iniziate a dar man forte e sostegno economico prima di tutto ai cittadini ed alle famiglie delle categorie medio/basse per permettere di ridare vigore agli acquisti.

Come diceva qualche hanno fa’ una pubblicità bisogna comprare per far girare l’economia, occorre fare acquisti!

Occorre abbassare la pressione fiscale per far ripartire l’acquisto dei prodotti di primaria necessità ormai fermi da qualche mese.

Fra qualche settimana o fra qualche mese potrebbe essere già tardi.
Occorre muoversi subito senza incertezze.

Altro intervento necessario, prevede il sostegno alle industrie, che in un momento come questo potrebbero aver bisogno di liquidità e finanziamenti che le banche probabilmente in questo frangente non possono o non vogliono più garantire anche per paura.







Commenti all'articolo

  • Di MediaMan (---.---.---.230) 13 ottobre 2008 11:26

    In realtà le banche e la politica sono diventate la stessa cosa... Per un anno ancora riusciranno ad andare avanti fottendo il cittadino a turno... Poi crolleranno tutte insieme e tutto assieme... E forse i tanti coglioni che credono alle cazzate e alle belle parole dei politici come bambini delle elementari si svegliaranno e capiranno che l’unica cosa giusta da fare con banche e politici è tapparsi le orecchie e tenere bene gli occhi aperti per vedere quanti soldi ci lasciano nel portafoglio... L’unico metro di misura è quello... E quanto provano a fregarci andiamo da un’altra parte e sputtaniamoli col passaparola che è meglio di una sentenza della corte costituzionale. Tanto ormai anche i giudici si sono messi a 90° rispetto alla politica e alle banche..

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