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La paura d’invecchiare destabilizza i grandi seduttori

1177345207.jpgE’ tornato in Italia, edito da Neri Pozza,

Biglietto scaduto, 

 il romanzo confessione del grande scrittore francese Romain Gary, (pseudonimo di Roman Kacew). In realtà Gray, o meglio Kacew, nacque in Lituania, nel 1914, ma la sua partecipazione alla guerra contro i nazisti a servizio delle Forze Aeree Francesi Libere gli fece guadagnare la nazionalità dei nostri cugini d’oltralpe, oltre che ragguardevoli decorazioni.

Una vita libera la sua, spavalda e anche un po’ truffaldina, con quel suo viso esotico, e una naturale tendenza all’improvvisazione. Uno spirito fantasioso ereditato probabilmente dalla mamma, un’attrice ebrea di origine russa, emigrata a Nizza per sfuggire alla rivoluzione russa, ed anche un indomabile seduttore  di donne bellissime e giovanissime.

 

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Console generale di Francia a Los Angeles, ebbe modo di frequentare Hollywood e di conoscere l’attrice americana Jean Seberg, che sposò nel 1962, quando entrambi erano al culmine della loro celebrità, lei come icona della Nuovelle Vague e lui come scrittore di successo, con un premio Goncourt già vinto nel 1956 con il suo romanzo Le radici del cielo. IL successo non servì però a proteggerli dalla loro fragile umanità, né lei dalle frequenti crisi depressive, né lui da una latente malinconia e una precoce ansia di invecchiare. Nel 1975 esce in Francia Au-delà de cette limite votre ticket n’est plus valable, ovvero Biglietto scaduto, come titola il libro riproposto ora in Italia da Neri Pozzi, la storia di Jacques Rainier, un uomo che dopo aver vissuto con estrema spensieratezza nel dorato mondo del jet set internazionale, viene improvvisamente colto dalla paura del declino fisico e sessuale che finirà per condizionare completamente la sua vita. Il romanzo fu accolto dalla società parigina come autobiografico, la confessione di un grande seduttore che viene sopraffatto dalla paura del decadimento fisico e dall’ansia di prestazione. Forse fu proprio per questo che il libro ebbe subito un considerevole successo di pubblico nel quale il pettegolezzo finì per oscurare il valore letterario dell’opera.

Forse trent’anni fa, in un mondo ancora immerso nella rinascita economica del dopoguerra, parlare della disfatta di un uomo dal punto di vista esclusivamente fisico e sessuale non poteva trovare terreno fertile se non come storia di un singolo, come un fatto personale e circoscritto sul quale malignare; al contrario oggi, in una società nella quale l’uso del viagra dilaga a macchia d’olio in tutti gli strati sociali, Biglietto scaduto è quanto mai attuale, e l’ansia dell’inadeguatezza senile acquista un valore corale. La prosa è asciutta, stringente, ironica, a volte feroce, ma è anche piena di un amore e di una tenerezza che commuovono senza cadere nel sentimentalismo. Sia per lo stile che per i contenuti, il libro piacerà sicuramente a chi ha già amato la prosa di scrittori come Roth, Vargas Llosa, o Richler.

Appena quattro anni dopo la pubblicazione di Au-delà de cette limite votre ticket n’est plus valable, l’8 settembre 1979, Jean Seberg, dalla quale lo scrittore era già separato ma con la quale aveva conservato ottimi rapporti d’amicizia, venne trovata morta, forse suicida, accanto ad una confezione di barbiturici e ad una bottiglia d’acqua; il 2 dicembre 1980 Romain Gary, in un tardo pomeriggio piovoso, si uccise sparandosi un colpo di pistola, nella sua casa di place Vendôme a Parigi. Accanto al suo corpo un biglietto specificava: "Nessun rapporto con Jean Seberg. I patiti dei cuori infranti sono pregati di rivolgersi altrove". Messa da parte la correlazione del suo suicidio con la morte della Seberg, non possiamo fare a meno di pensare a quelBiglietto scaduto con il quale Romain Gary, cinque anni prima, aveva portato la sua vita nella letteratura.

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