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La paella è un po’ napoletana. La ricetta degli allievi dell’alberghiero “Celletti” al convitto di Formia

La paella è valenciana, soprattutto dal 1957 quando in seguito a un’alluvione il fiume Turia fu deviato fuori dalle mura dalla città, alimentando le risaie nelle campagne circostanti. 

L’origine però è dell’antica Roma quando all’esercito romano il rancio veniva servito nella patella (oggi paellera) un contenitore di ferro largo e basso sul quale il cibo poteva essere riscaldato a lungo. Furono poi gli aragonesi fino al 1700 a diffondere nel Regno di Napoli la paella.
Due allievi del convitto Celletti di Formia hanno elaborato una ricetta napoletana della famosa paella valenciana in una padella a circolare. Si tratta di Francesco Gennaro e Patricia Alexandra Gonzalez Paez; ecco la ricetta.

Ingredienti


Fagiolini verdi in pezzettini piccoli, striscioline di peperoni, frullato di pomodori in acqua (il doppio del contenuto della padella), pezzetti di pollo e/o coniglio. Al posto della carne si possono usare molluschi marini o lumache.

Preparazione
Mettere 10 cucchiai di olio in padella per soffriggere a fuoco medio al centro della padella peperoni, uno spicchio d’aglio, pomodori e altro vegetale come ceci o fagioli. Spostare i vegetali sui bordi della padella.
Soffriggere al centro della padella pezzetti di pollo, coniglio (va bene anche solo il pollo), fino a quando non divengono rosolati, prima di spostarlo ai bordi della padella. Aggiungere il riso a forma di croce, nella padella. Nelle quattro parti della croce aggiungere il brodo di pomodori e aspettare a fuoco medio che arrivi a ebollizione.
A questo punto mischiare tutto e cuocere: all’inizio a fuoco medio/alto, poi abbassare a fuoco lento e durante gli ultimi 15 – 20 minuti alzare a fuoco medio fino a quando non si asciuga il tutto. Quando il brodo si è quasi completamente assorbito aggiungete altri vegetali a piacere a forma decorativa.
Lasciar riposare un paio di minuti prima di servire (Gianluca Parisi).

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