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La ’ndrangheta. Le strutture raffinate delle mafie

La 'ndrangheta. Le strutture raffinate delle mafie

Care teste di capra, continuare le mie puntate sulla ’ndrangheta non è affatto facile. Purtroppo è talmente complesso spiegare alcuni passaggi che devo sempre cercare il modo di non essere frainteso. Insomma non vorrei fare la fine di Berlusconi che poi deve smentire tutto.

Allora, nel frattempo, mi permetto di darvi una piccola lezioncina per spiegare come è raffinato e collaudato il sistema di potere.

Vi riporto qui un commento molto chiarificatore di Ornella, madre di Niki Aprile Gatti. Bellissimo l’esempio del pastore e del suo gregge:

"Inka, di anelli deboli ce ne sono... ma sono rafforzati dagli stadi superiori....non vedi la stupidità galoppante e l’ignoranza e la delinquenza della base?

Ma stretti nel cortile come belle pecore, da chi manovra... il pastore (che non è in senso religioso...) a sua volta il pastore non conosce il proprietario del terreno bada solo alle pecore e a far rispettare i confini alle stesse. Il proprietario del terreno bada solo al pastore ma non conosce chi ha destinato all’uso pastorizia il suo terreno.... e così via in una piramide, in cui ad ogni stadio le maglie di un livello non si intrecciano mai con quelle del livello superiore e badano bene che tenga ogni livello, perchè diversamente la piramide si incrina. Ed ecco le bolle di sapone.... che subito vengono scoppiate e tutto torna esattamente nell’equilibrio iniziale.

Ed il gioco è fatto.

Ci vuole una volontà forte e strumenti adeguati, a che tutto questo malato sistema piramidale crolli, ma la storia DOCET
Un bacio
Ornella"


Ornella, una madre coraggio, ha spiegato come una favoletta di Esopo il processo di integrazione tra massoneria segreta e deviata e alcuni esponenti apicali delle mafie, i quali all’interno delle loro rispettive organizzazioni di riferimento costituiscono strutture segrete agli altri affiliati, destinate a svolgere un ruolo di collegamento tra élite criminali dei ceti alti ed élite criminali dei ceti bassi per la conduzione comune degli affari di alto livello e per i grandi giochi di potere.

In pratica la massa di manovra delinquenziale sul territorio, tenuta all’oscuro degli uni e degli altri, viene utilizzata di volta in volta per singole operazioni. E se qualcosa va per il verso storto, tali operatori vengono sacrificati.

La loro eventuale collaborazione con la magistratura non determina gravi problemi perchè essi ignorano sia le reali motivazioni sia i registi occulti delle azioni di cui sono stati meri esecutori. La "bolla di sapone" di cui parla Ornella.

In sostanza, se parlano, raccontano semplicemente le motivazioni di copertura a essi fornite a da essi ritenuti in buona fede corrispondenti al vero. Un meccanismo molto sofisticato e funzionante.

Si è venuta così a creare una classe dirigente occulta e parallela trasversale a tutti i segmenti sociali.

E allora, immaginate che una persona, magari un ragazzo che si trovava a lavorare onestamente in uno di questi segmenti, e magari voleva semplicemente raccontare il lavoro che svolgeva e per chi. Immaginate che sarebbe bastato un nome qualsiasi, un semplice documento che avrebbe fatto da collegamento con gli stadi superiori. Immaginate tutto questo.

Quel ragazzo sarebbe stato il granello di sabbia che avrebbe rovinato un ingranaggio molto complesso. Quindi qualcuno sarebbe corso "ai ripari".

Che siano maledetti. Ma presto raggiungeremo la verità.

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