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La mia vendetta è l’amore: il nuovo libro di Gilda Cortese

Gilda Cortese, esordiente scrittrice ischitana si racconta in un’ interessante intervista parlandoci del suo libro d'esordio: “La mia vendetta è l’amore” edito da Graus: 

Una breve presentazione è d’obbligo: Chi è Gilda Cortese?

“Gilda è una ragazza come tante, di quelle che quando cammini tra la folla perdi di vista. Mi piace confondermi tra la gente, passare inosservata perché così posso studiare le persone, i loro gesti, le loro azioni. Ho la possibilità di assorbire emozioni, di osservare i posti, soffermarmi ad ascoltare suoni, assaporare nuovi gusti, ma c’è anche una parte di me concreta, pratica che crede poco alle favole e che guarda con disincanto la realtà”.

Da cosa nasce la tua passione per la scrittura?

“Per me scrivere è un po’ come guardarsi allo specchio senza vestiti. Ci sei solo tu e la tua immagine riflessa. Non puoi nascondere nulla di te, appari proprio come sei. Focalizzi i tuoi difetti, apprezzi i tuoi punti di forza, scruti il tuo viso e noti i segni del tempo. Scrivere è proprio così. E’ un mettersi a nudo. E’ l’unica strada per dare voce a emozioni, stati d’animo e non importa se ciò che provi è irreale o negativo, intenso o frivolo, fa parte di te ed è ciò che ti rende una fra tanti, ma unica come nessuno”.

Quali autori hanno maggiormente toccato la tua coscienza scrittoria, per quali ragioni?

“E’ difficile rispondere a questa domanda, leggo tantissimo da quando sono piccola e credo che nessun autore nello specifico abbia influito nel mio modo di scrivere ma che ognuno mi ha lasciato qualcosa”.

Parlaci un po’ del tuo libro “La mia vendetta è l’amore” edito da Graus, a che cosa ti sei ispirata per scriverlo?

“Il romanzo nasce per caso, mentre aspettavo una mia compagna di università. Ero in biblioteca, tutti studiavano e io ero lì senza fare niente, senza poter studiare perché non avevo portato con me nessun libro, ma non mancavano certo una penna e un pezzo di carta e così ho buttato giù quello che poi si è rivelato essere il prologo del romanzo. Non mi sono prefissata una storia, man mano che scrivevo è venuto tutto naturale”.

Chi è la protagonista del tuo romanzo?

“Giorgia è una ragazza nella quale è facile identificarsi. Crede fortemente nell’amicizia, è legata alla sua famiglia. E’ seria, responsabile, studiosa, lavoratrice. Un po’ come tutte, si guarda allo specchio e si trova “normale”, si crea tanti problemi sull’abbigliamento e si sente insicura specie nel relazionarsi con il mondo di Sandro che è completamente diverso dal suo, ma allo stesso tempo è orgogliosa, vuole cavarsela da sola e non accetta scorciatoie di nessun tipo”.

Il tuo è un romanzo d’amore, non credi che a forza di scriverne si finisca con l’inflazionare questo sentimento?

“No, non credo, anzi, in un momento sociale in cui si è sempre di fretta e non ci si sofferma più sui sentimenti propri e altrui, parlare di amore ci permette di ricordare che non siamo macchine da lavoro ma persone che hanno bisogno di apprezzare anche solo semplici sorrisi o abbracci.”

“La mia vendetta è l’amore” è la storia di un amore tradito, a tuo avviso, si può perdonare un tradimento?

“Per poter dare una risposta bisognerebbe vivere tale esperienza e io non l’ho vissuta. D’istinto mi verrebbe da dire di no, ma è troppo facile dare una risposta così categorica. Bisognerebbe capire come è avvenuto e quali sono state le cause scatenanti. Il tradimento secondo me è la manifestazione tangibile di un malessere che c’è nella coppia e che forse non si vede o non si vuole vedere.”

Nel primo capitolo del tuo libro la protagonista afferma: “Perché l’amore deve vincere sempre. Anche quando il dolore, la rabbia sembrano essere i tuoi unici compagni”. A tuo parere l’amore vince sempre sul dolore?

“Assolutamente si! Spesso ci fermiamo a pensare che l’amore è solo quello che sentono una coppia di fidanzati, ma in realtà è un sentimento più ampio, più esteso che si manifesta tutti i giorni. Amore per la vita, amore per se stessi, amore per la propria terra, amore per il proprio lavoro. Quindi l’amore per le cose che ci fanno stare bene ci aiuta a superare le difficoltà o i dolori che spesso incontriamo lungo la nostra strada.”

Catullo nella sua celebre poesia “Odi et amo” afferma che l’odio è l’altra faccia dell’amore tu sei di questa opinione?

“In un certo senso sì, sono due sentimenti opposti di una intensità tale che fanno uscire lati di te che magari non pensi di avere.”

Oltre scrivere, leggi i romanzi altrui? Qual è l’ingrediente principe che ti fa amare o disprezzare un romanzo e più in generale uno scritto?

“Leggo moltissimo. Soprattutto romanzi rosa e storici. Un romanzo per piacermi deve essere intenso, deve regalarmi delle emozioni, positive o negative non importa, è fondamentale che riesca a lasciarmi dentro un segno.”

Perché io lettore dovrei leggere “La mia vendetta è l’amore”? Ti sto invitando ad auto-promuoverti.

“La mia vendetta è l’amore” è un romanzo adatto un po’ a tutti. Se si ha voglia di rituffarsi nei meandri dei primi amori o se si ha voglia di emozionarsi con una storia che sa di pulito, di buono ma che si sporca con l’inganno, con il tradimento e che fa emergere lati oscuri di se stessi allora questo romanzo è quello che cercate!"

La cosa che ami di più e quella che invece disprezzi con tutte le tue forze. Perché?

“Non è fondamentale per me, perché mostrarsi diversi è il male peggiore che possiamo infliggere e infliggerci. Dico sempre quello che penso anche se devo andare controcorrente e cerco di farlo con tatto e gentilezza perché le idee altrui vanno rispettate tanto quanto rispettiamo e difendiamo le nostre.”

Il tuo libro è ambientato ad Ischia, un’isola che fa da sfondo, ma che sembra essere essa stessa protagonista silenziosa delle vicende narrate. Cosa è per te Ischia e cosa hai voluto mostrare della nostra bella Isola all’interno del tuo libro?

“Ischia è casa e quando stai a casa tua stai bene, ti senti al sicuro, ti senti protetta, amata. Potrei andare in qualsiasi altro posto del mondo, ma qui c’è qualcosa di magico, di attraente. Nel mio libro ho voluto racchiudere profumi, sensazioni, emozioni che alcuni luoghi in particolare sono in grado di regalare. Ischia è bella tutta, in ogni suo aspetto e continuerò ad ambientare storie in questa bellissima cornice che il mondo intero ci invidia.”

Hai già in mente qualche progetto per il futuro… un sogno nel cassetto?

“Sicuramente punto alla laurea e al consolidamento della mia posizione lavorativa. Scrivere per me è vitale, quindi continuerò a farlo, anzi, lo sto già facendo… Giorgia ha ancora altro da raccontare.”

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