La maledizione della civiltà. La violenza del colonialismo
"La maledizione della noce moscata" è un saggio storico che descrive molto bene gli accadimenti che riguardano la fine della piccolissima popolazione isolana dei bandanesi (Amitav Ghosh, Neri Pozza, 2022, 281 pagine).
Nel 1621 un "conquistatore" olandese, un funzionario delle imposte e non un soldato, decide di occupare le isole Banda in modi brutali, senza nessuna vera possibilità di negoziare (le isole si trovano tra l'Indonesia e l'Australia). La notte del 21 aprile, dopo la caduta di una lampada, il funzionario, insieme ai suoi consiglieri, si fa prendere dal panico e temendo un attacco a sorpresa, iniziano a sparare nel buio dentro alla sala riunioni contro gli isolani.
Oggi su queste isole ci vive una popolazione variegata, con i cinesi e i vari discendenti dei piantatori europei che hanno costituito un gruppo di popolazione economicamente dominante rispetto a tutte le altre locali. Le isole Banda si trovano su di una linea di faglia e il vulcano presente è attivo ancora oggi. Forse sono ancora oggi il misterioso territorio del perturbante.
Giunti a questo punto è meglio non aggiungere altro. E "Mi chiedo come ci si senta nel ritrovarsi di fronte a qualcuno che ti dice chiaro e tondo che ha il potere di mettere fine al tuo mondo, e che ha tutta l'intenzione di farlo" (p. 14). Oggi le cose funzionano diversamente. Basta fornire qualche grande menzogna ben oculata a molti canali comunicativi, dalla stampa alla TV.
Comunque "i popoli indigeni erano nel giusto nel ritenere che gli ambienti naturali non siano né inerti né muti, ma pervasi di vitalità" (p. 280). Chi ama veramente la sua terra lo sa.
Amitav Ghosh è un grande scrittore indiano nato a Calcutta nel 1956, che si è formato a Oxford. Ora vive anche a New York.
Nota aforistica - "Nessuno può essere libero se costretto ad essere simile agli altri" (Oscar Wilde); "L'uomo è più uomo nella lotta contro i propri limiti" (Amian Azzott).
Nota curiosa - Tra le varie popolazioni che vivono e che hanno vissuto sulle isole, si possono citare gli arabi, i cinesi, i giavanesi, i manadonesi, e i sumatriani (p. 268). Infine aggiungo che in Olanda i sospettati di stregoneria uomini, "erano, a differenza delle donne, per lo più benestanti" (p. 277). Quindi le battaglie informali intestine erano all'ordine del giorno.
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