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La lunga giornata di Chiaiano

Dall’improvviso sversamento fino all’assemblea di stasera. Il 17 Febbraio 2009 è stata aperta la discarica con un blitz notturno, filmato dalle telecamere della Protezione Civile.

Un altra spina nel fianco per la città: la discarica di Chiaiano è ufficialmente in funzione. Diversi camion hanno scaricato la scorsa notte duecento tonnellate d’immondizia tal quale, aggirando il presidio dei manifestanti per una strada secondaria di campagna. L’incrocio è stato occupato da un numero spropositato di mezzi delle forze dell’ordine. Camion di carabinieri, polizia e guarda di finanza ovunque. Centinaia i poliziotti, più l’esercito nella cava. Durante la notte, secondo i residenti, i soldati avrebbero presidiato perfino le strade. All’apertura sono seguiti quasi immediatamente i blocchi stradali per le strade.

Uno sforzo bellico, quello del governo, estremamente eccessivo. Il quartiere di Chiaiano è tradizionalmente a vocazione agricola e di certo è uno dei più pacifici della città. La principale falda acquifera di Napoli ora è in serio pericolo, già nei giorni precedenti vi è stata infiltrazione di materiali inquinanti nel terreno, come riportato dalla relazione del prof. Franco Ortolani, docente di geologia all’Università Federico II di Napoli.



Verso le sei di questa sera si è tenuta una manifestazione, culminata poi con un sit-in sotto il Comune di Marano di Napoli, dove il sindaco ha promesso la dichiarazione di un lutto cittadino per giovedì e l’emissione al più presto di un comunicato stampa. Sono stati effettuati anche in questo caso blocchi stradali, senza però alcun contatto con le forze dell’ordine.

Cosa si può fare di fronte a militari che sfoggiano i loro gingilli e centinaia di agenti in assetto di guerra? Resistenza è la parola d’ordine dei comitati, che organizzeranno una serie di iniziative contro la discarica. Inoltre Beppe Grillo sarà al presidio il 23 febbraio.

Napoli e la Campania sono solo un laboratorio di prova per ciò che toccherà all’Italia. I cantieri civili verranno ovunque militarizzati, come affermato dallo stesso premier(?) Berlusconi, e le proteste soffocate; l’informazione verrà ancora una volta deviata.

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