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La globalizzazione della poverta

Globalizzazione...
Un termine entrato nel vocabolario comune un decennio fa ma che nessuno ha mai capito fino in fondo.
Anzi, nessuno ha mai capito quali problemi ci avrebbe causato...

Non ricordo bene quando iniziai a sentire la parola globalizzazione ma le cronache dicono che il fenomeno inizio nei primi anni 80, anche se gli effetto si iniziarono a sentire in maniera evidente solo verso la fine degli anni 90.
Gli effetti furono: la diminuzione di prezzo di molti prodotti e l’avvio di una crescita economica sempre più veloce nei paesi dove venivano trasferite le nostre industrie.

Ovviamente nessuno ha pensato che la classe industriale quando fa qualcosa raramente lo fa nell’interesse comune.
Piuttosto guarda al suo di interesse e, in pratica,al suo portafogli.
Il trasferimento delle fabbriche nei paesi poveri ha l’indubbio vantaggio di poter disporre di manodopera a bassissimo costo e di poterne disporre come più si vuole, visto che le regole lavorative sono quasi da medioevo.
Altro vantaggio è l’assenza di una politica ambientale nei suddetti paesi e quindi chi apre li un’industria può inquinare come vuole.

Svantaggi della globalizzazione?
Solo per noi.
Lo spostamento delle fabbriche e delle imprese nell’est e nel sud del mondo causa un’incessante emmoragia di posti di lavoro nei paesi industrializzati, cioè noi.



Questa emorragia si ripercuote su ogni settore lavorativo ed economico.
Con l’attuale crisi economica gli effetti sono più vistosi e tra poco saranno disastrosi per tutti i campi, sia quello economico, sia quello sociale.
Ovviamente tali effetti non toccano la classe ricca che può sempre contare sulle economie da loro avviate trasferendo le proprie industrie in Brasile, Cina, India, ecc.ecc.

Può sfruttarne il boom economico ed arricchirsi in maniera enorme ed apettare che noi arriviamo con l’acqua alla gola per proporci poi contratti lavorativi da schiavi,contratti che accetteremo di sicuro,visto che un disoccupato farebbe di tutto per avere anche solo pochi soldini nel portafogli.

Ovviamente con la scusa della crisi.
Niente da dire insomma...
Globalizzazione della ricchezza per pochi e della povertà per tutti gli altri.

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