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La giornalista ungherese e i profughi, come odio e paura generano solo mostri (VIDEO)

di Luca SOLDI

Un nuovo esempio della peggiore specie arriva dall’Ungeria. A testimonianza del clima di odio, paura e terrore che vienemontato scientemente e che penetra in tutti. E genera nuovi “mostri”.

Questa volta il “carnefice” è una cinereporter, di una televisione ungherese vicina alla destra che sarebbe poi stata licenziata dopo essere stata filmata mentre deliberatamente faceva lo sgambetto a un migrante con un bimbo in collo. La reporter prima aveva scalciato contro la marea umana dei profughi che cercava di proseguire la sua fuga malgrado il freno delle forze di polizia ungheresi.

L’incredibile e triste vicenda è avvenuta vicino al confine con la Serbia.

Nel filmato fatto da un altro cameraman si vede distintamente la donna che, mentre molti migranti scappano da una carica della polizia nei pressi del villaggio di Roszke, fa lo sgambetto ad un uomo anziano che corre con in braccio un bambino.

Entrambi i fuggitivi cadono a terra e la video-operatrice tira un calcio al bambino.
La donna è Petra Lazlo, dipendente dell’emittente televisiva locale N1TV, vicina al partito di estrema destra Jobbik. Il filmato che la mostra “in azione” è stato postato da un altro reporter.

Inondata da proteste, l’emittente ungherese oggi ha comunicato che “la N1TV considera inaccettabile l’accaduto. Il nostro rapporto di lavoro con la videooperatrice è chiuso. Da parte nostra consideriamo chiuso il caso”.

Ma il caso non è chiuso. Entra nelle coscienze di tutti.

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