• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Società > La crisi, cosa abbiamo veramente perso

La crisi, cosa abbiamo veramente perso

Nel nostro mondo il cambiamento spesso brucia valori importanti lasciandoci a volte storditi.

Questo mondo sembra girare sempre più in fretta come una trottola impazzita. Sempre più rapidamente si susseguono cambiamenti intorno al nostro modo di vivere e quella entità che noi chiamiamo società sembra lanciare tutto ciò che un tempo le apparteneva e la costituiva verso l’esterno. È così che anche quelli che consideravamo solidi mattoni che costituivano le fondamenta della nostra abitazione ora stanno viaggiando come meteore verso altre galassie. 

Così la famiglia è stata la prima vittima di questo turbinare, lanciata così lontana come un corpo estraneo troppo a lungo trattenuto. Seguita da altri aspetti che hanno ceduto o non hanno saputo rimanere ancorati ad un corpo che roteava sempre più velocemente. Oggi una finanza che come un castello di carte prima o poi doveva cadere, che non ha saputo imparare dagli errori precedenti e che ora moltiplica i suoi risultati negativi, sta anch’essa disperdendosi nello spazio.



Un mercato forse troppo libero, con un’etica dipinta ad acquarello sulla carta moneta che alla prima pioggia si è sciolta lasciando intravedere cosa c’era veramente sotto il colore. Una caccia esasperata ad un profitto troppo spesso slegato da utilità e sviluppo, ma solo speculazione, una massimizzazione del guadagno che avrebbe dovuto farci pensare, o almeno farci chiedere a spese di chi avveniva.

Mentre ci chiediamo per colpa di chi siamo tutti più poveri oggi, forse non ci siamo ancora resi conto di che cosa abbiamo perso!

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares