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La caccia all’Esercito di Resistenza del Signore finisce in un bagno di sangue


Lo LRA (Lord Resistance Army) di Joseph Kony è una piaga ultradecennale che incombe sulla regione di confine tra Uganda, Congo, Sudan e Repubblica Centrafricana. Partito come ribelle contro il governo-truffa dell’ugandese Museweni, Kony si è presto rivelato un fanatico delirante amante di tattiche sanguinarie, capace di fare migliaia di morti nella regione e di produrre un numero impressionante di profughi mentre si spostava nella zona di confine tra quattro paesi africani. Infruttuosi i "colloqui di pace", sembrava che finalmente i governi colpiti da questa vera e propria disgrazia avessero trovato l’accoordo per mettere la parola fine alla carriera dello spiritato leader, ma qualcosa è andato storto.

Se ci può essere una graduatoria dell’orrore, lo LRA di Kony è saldamente nelle posizioni di testa. Da anni saccheggia i villaggi, mutila e uccide gli uomini, stupra le donne e rapisce i bambini, che poi trasforma in soldati o schiavi sessuali. Una particolare mancanza di scrupoli, anche al netto della propaganda e del mito che avrebbe dovuto essere tenuta a mente, negli anni LRA ha devastato la vita di centinaia di migliaia di persone.


Invece è successo di tutto durante l’intervento congiunto degli eserciti di Sudan, Congo e Uganda contro Kony. Dal bombardamento delle sue basi gli ugandesi hanno fatto passare oltre una settimana prima di arrivare con le truppe di terra, mentre i congolesi hanno mancato nel fare barriera a protezione dei propri cittadini. Così durante i circa 600 uomini di Kony si sono dispersi in gruppi più piccoli e hanno attaccato villaggi indifesi in Congo ed è stata an’altra strage dopo quelle natalizie. Strage che non sembra terminare, perchè le forze impegnate nella caccia a Kony appaiono scarsamente coordinate mentre i tre governi si rinfacciano le colpe invece di correre in soccorso dei villaggi congolesi, dai quali sono fuggite ormai più di centomila persone in pochi giorni.

La caccia all’esercito di cristiani fanatici continua senza attirare troppo l’attenzione dei media occidentali, probabilmente passa sotto traccia proprio per l’inclinazione religiosa, se operassero in nome di Allah la loro esistenza impegnerebbe tutti i giorni le prime pagine del mainstream, mentre accade che ai loro massacri sia data molta meno evidenza che alle gesta di un qualsiasi estremista islamico


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