La Padania di oggi: involuzione umana in un titolo

Fragore lontano. Boom. Di colpo li senti avvicinarsi, al suono di una musica fiera: piffero e rullante, una marcetta che sembra t’accompagni, fermamente, ad assumere una postura rigida e orgogliosa. Mentre si va, si va giù di suola, e sorriso in faccia – cravattino verde all’occhiello – si raggiungono le sponde del dio Po. Fulmini e lampi di festa accompagnano la teppa alla strada che lungo le sponde del sacro fiume li porterà al mare, come in unrombo di tuono. E a noi l’impareggiabile compito di raccontarne il tragitto. Commossi eppure determinati.

E allora via, giù pedalare, dritti verso l’ineluttabile del federalismo, della secessione poi, perché noi tireremo dritto, e rombo di tuono Bossi non si tirerà mai indietro: la pernacchia pronta, il dito già retto nelle tasche, pronto a esser sguainato e mostrato alle telecamere. “Fini? Prrr”. Codardi coloro che intravedono, nella gestualità del leader, la decadenza dei costumi politici, la depressione civile del Paese. Chiacchiericcio. Siamo la Lega, il Paese non basta. Almeno il vostro.

No. A noi in redazione sta a cuore il genere umano, la sua evoluzione. Tracciarne la parabola. E lavorando di fino e di pialla smussiamo la parola leghista, e ne facciamo titolo. Non si parla troppo di noi, noi delle stampe, e ci va bene così, dritti alla causa. Ma esistiamo, siamo carne. E ci commuoviamo, proprio come voi. Poco importa il bene della cosa pubblica: nel nostro federalismo ogni uomo è Stato, autodeterminatosi, da raccontare e migliorare, se possibile. Perequazione mediatica.

Cosa importa del decadimento sociale e retorico della nazione, attraverso due o tre frasi sparate in prima pagina, quando puoi – e con un solo titolo – segnare l’involuzione del genere umano? Perché quel “Dalle Alpi al mare attraverso il Po, come un rombo di cannone” di oggi è – e lo pronuncio enfatizzandolo – l’involuzione del genere umano. Tac, indietro di decenni, in sei parole sei. E’ il nostro lavoro, un martellamento quotidiano per il bene della razza. E qui alla Padania ne siamo fieri. Marcetta nel mangianastri, proprio adesso stiamo insignendo il nostro titolista di un piatto di casonsèi col formaggio di capra.

La redazione.