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La Gran Bretagna ad un passo dall’ingresso nell’Euro

In Gran Bretagna qualcuno sta perdendo il famoso ‘aplomb’ perché qualcosa di inaspettato sta accadendo.

Pochissimi l’avevano previsto come l’inglese Telegraph più di un anno fa, che la moneta inglese il pound avrebbe corso un grosso rischio, cioè quello di perdere enormemente il suo valore nei confronti delle altre valute principalmente verso Dollaro ed Euro.

Oggi siamo arrivati al dunque, l’Euro nei confronti della sterlina ha raggiunto una parità di cambio 1 ad 1.

Qualche tempo fa per acquistare una sterlina occorrevano 1,7 Euro, oggi dopo il crollo degli ultimi mesi lo si può acquistare ad 1 Euro circa.

La crisi economica sta colpendo profondamente anche la composta e ‘virile’ Gran Bretagna colpevole di aver confidato troppo in una Sterlina con supremazia in ‘Caput mundi’.

Anche gli Inglesi cominciano ad aver paura della crisi ma soprattutto di una moneta forte come l’Euro che negli ultimi anni ha messo in grande difficoltà anche il ‘Capofamiglia’ dollaro Usa.

Purtroppo anche i più incalliti sostenitori della sovranità e superiorità assoluta della Sterlina, fino a qualche anno fa sostenevano che l’Euro fosse una moneta utilizzabile ‘solo come carta da toilette’, si sono dovuti ricredere ed accettare questo super-Euro ormai accreditato da molti fattori.

Al di là dei commenti e sensazioni i problemi tangibili che riscontreranno gli Inglesi ed il suo Governo con il primo ministro Gordon Brown in testa non saranno pochi già con l’inizio di questo nuovo anno.

Primo risvolto negativo derivato dalla svalutazione della sterlina saranno le importazioni.

Da questo fronte tutto quello che sarà acquistato in Euro sta riscontrando un aumento dei prezzi  sostanzioso dovuto al cambio svantaggioso a tal punto che potrebbe generare un principio di crescita dell’inflazione, oggi quasi inesistente.

Inoltre chiunque in Gran Bretagna abbia acceso un debito non in sterline (aziende o privati) si troverà a dover sborsare per la sua estinzione molto più denaro di quanto avesse previsto.

La svalutazione della moneta e la recessione in atto, come riportato da importanti analisti del settore, potrebbero generare un’altra situazione imprevista e cioè la perdita di credibilità verso il governo di Gordon Brown sui mercati finanziari, soprattutto verso le emissioni di titoli di stato.

Questo costringerebbe il tesoro britannico ad alzare i tassi di interesse per attirare investitori, situazione vissuta dall’Italia ai tempi della vecchia Lira.

A questo punto il cittadino inglese che fino a qualche mese fa si permetteva di venire in Italia, Spagna o Francia a fare ‘spesa’ magari tornando a casa dopo avere acquistato una fattoria nella campagna Toscana o Marchigiana ad un costo accessibile, oggi dovrà farlo con molta più difficoltà e magari sarà costretto a rinunciarvi. Ma anche la normale vacanza di una o due settimane costerà al turista di oltremanica almeno un 30% in più.

Dall’altro fronte cioè quello del continente per francesi, italiani e spagnoli sarà molto più appetibile andare in Gran Bretagna magari a fare qualche giorno di vacanza e magari anche qualche acquisto. Per chi potrà permetterselo, come già sta accadendo, si è sfondata anche la porta dell’acquisto di immobili nella City, fino a qualche tempo fa attività ritenuta impraticabile.

Questa situazione avrà invece a favore una diminuzione del deficit importazioni che ammonta a 6,2 miliardi di Sterline, si determinerà una riduzione dell’import dalla zona Euro per gli inglesi che riequilibrando il bilancio con le esportazioni.

A favore dell’Euro e della sua credibilità crescente a partire dal 1° Gennaio di quest’anno anche la Slovacchia con la Narodna banka Slovenska ha aderito all’Euro, unendosi alle 16 banche centrali europee entrate nella BCE.

Tutto questo sta rafforzando intorno all’Euro la credibilità sempre più diffusa che potrà a breve sostituire il dollaro statunitense come moneta di scambio internazionale e subentrare nelle riserve monetarie degli stati e delle banche Nazionali, spazio riservato quasi esclusivamente al dollaro USA.

Insomma è finito il tempo degli acquisti nel continente per gli inglesi, avremo modo a questo punto di fare una visita Londra alla Regina Elisabetta sapendo di spendere qualche Euro in meno.

 

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