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La Fenice si spinge a nord est

Una conferenza stampa insolita e doppia, a bordo della barca Osvaldo, per presentare un nuovo progetto finalizzato ad incrementare gli introiti e ad ampliare la conoscenza dello storico teatro veneziano. Il sovrintendente Cristiano Chiarot, affiancato da Giampiero Beltotto, direttore del marketing e della comunicazione, ha annunciato un accordo – tra la Fenice, i comuni di Cavallino e Jesolo, il Consorzio di promozione Turistica Jesolo Eraclea, l’Associazione Jesolana albergatori, Assocamping e il Consorzio Venezia Nuova – attraverso il quale, nel periodo tra giugno e settembre, sarà possibile fornire ai numerosi ospiti (11 milioni di presenze nel litorale durante l’estate) alcuni pacchetti che faciliteranno il trasporto a Venezia e l’acquisto dei biglietti per assistere agli spettacoli del festival estivo “Lo spirito della musica di Venezia” in giugno e luglio, tra cui spiccano tre rappresentazioni dell’Otello a Palazzo Ducale, e delle opere messe in scena al teatro la Fenice in settembre.

“Immaginando che fra 5 anni, almeno, arriveremo ad un progetto maturo - ha spiegato Chiarot -, tale offerta parte dalla considerazione che il nostro teatro è una straordinaria eccellenza internazionale, che deve mettersi al servizio dell’economia reale, della cultura e del turismo. Un marchio riconosciuto in tutto il mondo, che già oggi vanta un fittissimo pubblico internazionale: ricordo che su 140 mila paganti all’anno, solo un terzo è italiano. La scelta di aprire la possibilità concreta di entrare a teatro e di gustare la buona musica è dunque coerente con una visione della cultura come un valore che debba e possa essere assaporato in tutte le stagioni e da chiunque sappia apprezzare il bello. Ringrazio dunque le Amministrazioni e le Associazioni che hanno intuito la potenzialità di questo progetto”. Il Consorzio Venezia Nuova, presente in barca nella persona dell’architetto Flavia Faccioli, che si occuperà del trasporto, darà in dote ad ogni passeggero il “Giornale di bordo dal Mose a Venezia”, un sintetico depliant illustrato in italiano, inglese, tedesco e russo, nel quale con chiarezza viene spiegato l’itinerario e le opere finora realizzate, nell’attesa del completamento previsto per il 2016.

Durante il tragitto da Punta Sabbioni a Venezia, si farà visita alle dighe del Mose, perché il progetto, indirizzato verso un turismo colto, è quello di portare le persone all’opera facendo vedere cosa sta succedendo nel territorio lagunare, passando attraverso alcuni tra i luoghi più suggestivi, che sono stati oggetto in questi anni di un’importante programma di recupero ambientale, attuato dallo Stato. Saranno tre le imbarcazioni utilizzate, a seconda della capienza; fino a 30 persone, da 30 a 50, oltre 50. Ma le buone notizie per il glorioso teatro non si fermano qui. Dalla consueta inchiesta annuale del mensile “Classic Voice” sulla produzione e la qualità dei principali teatri italiani, la Fenice si è classificata al secondo posto, ad una sola incollatura dalla Scala di Milano, al 36° in tutto il mondo, con un’offerta sempre più ricca e articolata. Inoltre, prosegue la rivista, “aumentando i titoli e le recite, con una felice alternanza di novità e riprese, si avvicina ancora di più alla produttività dei teatri tedeschi, che sembra essere il modello perseguito. Venezia guarda avanti e non è un caso che abbia presentato con così largo anticipo, unico teatro italiano a farlo, la prossima stagione 2013-2014 “. Tutto questo, ha commentato Chiarot, è il frutto di un lavoro comune che coinvolge la totalità delle forze interne, contraddistinte dalla qualità : dall’orchestra, al coro, alle masse artistiche e tecniche, al personale amministrativo. “La condivisione collettiva di un progetto a lunga scadenza – ha proseguito – è l’unica strategia possibile per continuare a garantire una proposta di alto livello in un momento di crisi come l’attuale”. Ciò non ostante, l’efficienza del teatro ha fatto sì che dai ricavi di 4 milioni e mezzo di euro del 2010, si sia passati agli 8 milioni e 750 mila di quest’anno, con un maggiore gettito dalle biglietterie che oscilla del 15/20 %. Tra gli obiettivi perseguibili, due sono in prima fila :

  1. Fornire 120 recite d’opera e 50 concerti all’anno;
  2. Rilanciare il teatro Malibran, ricostruito come atelier della Fenice, in modo da farlo riconoscere come il teatro dedicato alla musica contemporanea.

Un ultimo elemento di soddisfazione è il successo della trilogia operistica mozartiana: le 8 recite del Don Giovanni, le 6 de Le Nozze Di Figaro e le 5 di Così Fan Tutte, previste dal 30 aprile al 28 maggio, hanno già fatto registrare il tutto esaurito.

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