• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera >  La CIA non riscrive alcun caso Mattei

 La CIA non riscrive alcun caso Mattei

Nei documenti desecretati dagli americani sulla questione Kennedy, e va detto che in questo, rispetto all'Italia, stanno avanti anni luce, si è focalizzata l'attenzione su Enrico Mattei. Sulla cui morte venne riaperto il caso negli anni 2000, e dove pare che all'interno della tomba vennero ritrovate tre gambe. 

Nel documento della CIA si parla del pregresso passato di Mattei.
La lettura semplificata che se ne è data è che siccome era fascista, per questo motivo assunse comportamenti ostili verso le sette sorelle petrolifere, capeggiate dagli americani. Come è noto l'Eni di Mattei aveva tutte le potenzialità e capacità di muoversi in modo indipendente andando alla ricerca di quell'autonomia che ha sempre creato fastidio, questo sì, agli americani. Autonomia che l'Italia non si poteva permettere perchè era in debito con gli USA per la "liberazione" del Paese. Debito che si paga ancora. Questione che interessa per alcuni aspetti anche la politica di Moro, che venne vista in modo ostile dagli americani, proprio perché cercava di muoversi in modo autonomo, andando alla ricerca del compromesso tra DC e PCI. Nel documento della CIA redatto da tale Montecchi nell'agosto del 1955, si scrive che Mattei era un fascista fino al 1945. Ma probabilmente hanno sbagliato data, e non è la prima volta che accade nei documenti della CIA, stesso discorso con i nomi, che spesso vengono scritti male come nella vicenda della strage di Peteano.
 
Nel caso in questione, la data corretta è il 1943 e non il 1945 perché il riferimento del passaggio successivo è all'8 settembre del 1943, quando si scrive che aveva iniziato a lavorare nella Resistenza dopo l’8 settembre, facendo però attenzione allo stesso tempo di conservare i rapporti con i tedeschi. Come parte di questo processo, sua moglie era diventata l’amante di un capitano austriaco che era un ufficiale molto importante nella SD tedesca. «Quando era diventato chiaro che la vittoria degli Alleati era certa, Mattei aveva pagato cinque milioni di lire ad un leader partigiano della DC, per ottenere il titolo di capo partigiano della DC e il grado di generale della Resistenza nel CLN. La sua nomina era stata approvata dal generale Cadorna e dal colonnello Argenton, ora braccio destro di Mattei»

In tutto ciò forse l'unica cosa sorprendente è il comportamento della DC più che quello di Mattei, che si comportò come tanti altri, se non la maggior parte degli italiani in quel tempo. Va detto che da qui arrivare a desumere che la sua ostilità agli americani fosse per il suo passato fascista o che venne ucciso dagli americani perché ebbe un passato fascista, è una cosa sinceramente non credibile. Una semplificazione antistorica, una banalizzazione della storia.

mb

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità