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La lotta contro i "fannulloni" nell’amministrazione pubblica italiana

Il consenso dei cittadini e le critiche.

 A Roma, nella sala monumentale del Ministero delle pari opportunità, si è tenuto nei giorni scorsi un convegno sul tema "Women at work" organizzato dal Ministro Mara Carfagna.

Il Ministro Renato Brunetta, che dal giorno della sua nomina, persegue con pervicacia un programma di moralizzazione della funzione pubblica, con un suo intervento ha sostenuto che è arrivato il momento di impedire alle impiegate statali di uscire dall’ufficio durante l’orario di lavoro per fare la spesa.

Non l’avesse mai detto ! Durante e dopo il convegno si è scatenato un coro di proteste, sia da parte delle donne presenti, che negavano vi fosse un tale evidente fenomeno, che da parte delle organizzazioni femministe e sindacali.


La CGIL in particolare, nel far constatare che non esistono statistiche in proposito, accusa il Ministro di attacco sessista e di un’ennesima boutade da bar sport. E anche l’opposizione di Centro sinistra attacca: dall’on. Rosy Bindi, che parla di linguaggio vecchio e maschilista, all’ex Ministro delle pari opportunità Barbara Pollastrini, che accusa Brunetta di fare un discorso paternalistico calato dall’alto.

A parte il fatto che i cittadini italiani, quelli che ogni giorno sono costretti a rivolgersi agli uffici statali e pagano lo scotto dei disservizi, degli errori e dei ritardi, hanno le idee molto chiare sul lavoro dei dipendenti pubblici. Sono, cioè, consapevoli della lotta sacrosanta che il Ministro Brunetta sta conducendo e che potrà, nel tempo, migliorare e moralizzare i rapporti tra Stato e cittadini.

Ma è sotto gli occhi di tutti la necessità di profonde riforme istituzionali che riguardino anche il rinnovo e la riqualificazione del personale. Da quella, già in corso, della Scuola e dell’Università, con docenti scadenti e gravi episodi di corruzione e di nepotismo, a quella della Giustizia, con magistrati politicizzati e congestionata da impressionanti ritardi nella celebrazione dei processi, a quella più importante del Parlamento e della classe politica, i cui candidati vengono scelti arbitrariamente dall’alto e sono, quasi sempre, assetati di denaro e di potere.

Si capisce quindi il grande consenso, sia da destra che da sinistra, che accompagna l’operato di Brunetta contro i "fannulloni" e gli assenteisti, che, con il loro atteggiamento, finiscono per danneggiare anche i lavoratori scrupolosi e onesti. Il dissenso manifestato dopo il convegno "Women at work"  sembra quindi dettato solo da mancanza di informazione o da eccesso di femminismo o da demagogia. Anche una femminista come Mara Carfagna, infatti, in un intervista rilasciata ieri a "La Repubblica", pur insistendo che il fenomeno non può essere generalizzato, ha dovuto ammettere che, anche in questa fase, è giusto intervenire, perchè "chi va a fare la spesa durante l’orario di lavoro commette una truffa e deve essere censurato".

Commenti all'articolo

  • Di Frattaglia (---.---.---.198) 4 aprile 2009 14:06

    Continuo a ritenere queste persone alquanto stupide (non ignoranti ma proprio stupide) e ritengo ignorante chi crede alla buona azione del brunetta quotidiano... mi spiegate come si fa a giudicare il lavoro basandosi su quante ore al giorno si lavora e non sull’efficienza?

    Davvero credete che se un impiegato pubblico entra alle 8.00 ed esce alle 17.00 ha compiuto il suo dovere? Dai un minimo di cervello ce l’avete da qualche parte. Perchè non si fanno controlli in base all’efficienza? Durata media delle pratiche, tempo di esecuzione, analisi dei problemi burocartici e degli intoppi e così via.

    Ma sapete perchè? Perchè l’opinione pubblica italiana è ancora più stupida di loro, e loro ne approfittano sventolando luoghi comuni più infimi di un bar dello sport.

    Ma dai, siete una cosa vergognosa... anche l’altra zoccola (come la chiama Silvio e non io) che ritratta dopo il richiamo del popolo delle libertà. Almeno abbiate pietà per voi stessi e ammettete che appoggiate queste cose solo per non sentirvi idioti nell’aver votato queste persone.

    • Di MJAC (---.---.---.34) 6 aprile 2009 18:26

       Ma si rende conto, Frattaglia, di quanti dipendenti statali sono presenti al lavoro per quattro o cinque soli giorni al mese, tra cui il giorno ventisette per ritirare lo stipendio ?
      Che efficienza vuole controllare in tali situazioni ?
      E si rende conto almeno che tra i cittadini che si fanno carico di quello stipendio, c’è anche Lei ?
      Faccia una verifica e forse Le sorgerà il dubbio di essere fra quelli che Lei stesso ha definito ignoranti.

    • Di (---.---.---.242) 6 maggio 2009 22:54

      Uno che parla di stipendio il 27 del mese è un imbecille che è rimasto indietro di 20 anni.
      Come si fa a stare in ufficio 5 giorni al mese? Da quale pianeta di dementi esce uno che dice queste cretinate? Ma dove è stato questo cretino, in coma per 20 anni?
      Ma chi sono questi dementi che fate scrivere su questi siti?

    • Di MJAC (---.---.---.88) 6 maggio 2009 23:56

      NON CERTO UN DEMENTE O UN CRETINO COME ANONIMO CHE NON HA NEANCHE IL CORAGGIO DI PRESENTARSI COME UN ESSERE CIVILE. FORSE E’ PROPRIO LUI FUORI DAL MONDO, CHE, SEBBENE SI SFORZI, NON CAPISCE. OPPURE E’ UNO DI QUELLI CHE PRENDONO IN GIRO LO STATO (IL 27 O UN QUALSIASI ALTRO GIORNO POCO IMPORTA) E TUTTI I CITTADINI ITALIANI !!!

  • Di PEPPINIELLO (---.---.---.30) 4 aprile 2009 15:27

    commenta? e commentiamolo, ci sono due modi di commentare
    1) fare chiacchiere senza farsi nemici
    2)commentare in modo forte e determinato, incurante di dare fastidio, sfidando lo stesso ministro nel dimostrare di sapere fare meglio e più di lui. 
    Mi chiedo, e vi chiedo:
    quando una azienda va male questo perchè accade?
    Guardate che stiamo parlando di una questione molto delicata e profonda (criminale)
    In questo campo non esiste la questione di un prodotto che non tira, non esiste un aumento ingiustificato delle materie prime, non vi sono ritardi nei pagamenti al personale.
    SEMPRE,quando una azienda non và è colpa dei favoritismi messi in atto dall’Amministratore Delegato,il quale insedia come responsabile dell’andazzo un essere che apre e chiude il rubinetto delle sue necessita. UN succube un imbecille non può dirigere se non ha dignità, nella mia esperienza di vita nella gavetta che ho fatto una volta ragiunta la dirigenza mi sono vergognato di appartenere a questa categoria, mi sono ritrovato in mezzo ad una compagine che sentendosi ARRIVATI smettevano di impegnarsi e adducevano che i risultati non arrivavano per colpe del sindacato, per colpa dell’ascensore, per colpa dell’aria condizionata, per colpa del governo.Brunetta, sta facendo il plateale il chiassoso, l’agitatore individuando tutte cose che gli portano notorietà, non vedo che stia creando una OSSATURA delle responsabilità (e questo è grave) non vedo allontanamenti e defenestrazioni importanti non vedo azioni e svolte epocali nell’impostazioni di come si selezionano gli uomini che una valta incaricati continuino in una opera di ricerca di efficenza continua e di moralizzazione costante . Dicesse qualcosa su i ministri che lo hanno preceduto, faccia capire alla opinione pubblica quanto criminale è stato quel comportamento irresponsabile. Dica anche quattro parole sulla mafia politica di quel clientelarismo politico che che ha affossato l’italia ultimo paese d’europa. 

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