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L’omofobia uccide ancora

Era il ragazzo dai pantaloni rosa, era il ragazzo che a quindici anni si è suicidato a Roma ma poteva stare a Napoli, o in tutta l'Italia, perché fatto sentire diverso, di una diversità che gli altri non accettano nel pieno di tutte quelle regole Europee e nella trasformazione culturale e sociale avvenuta negli anni rispetto a quando c'era quell'inquisizione sociale, che non è finita, come notiamo.

L'omofobia uccide ancora e uccide prima isolando e provando quell'indifferenza mista a disgusto e poi uccide materialmente. In questo Paese nonostante l'interessamento di associazioni e di politici non esiste ancora una legge contro l'omofobia perchè non serve, evidentemente, od almeno così si pensa.

Tale è, una discriminazione verso quelle persone che hanno un diritto riconosciuto, una volontà propria che tutti abbiamo. Limitare una personalità, limitare od annullare una dignità, limitare un modus vivendi personale non puo' essere più tollerato, in particolar modo quando questo limitare ci sembra amorale e porta al moralismo, con esso porta ad atti di violenza o di autolesionismo da parte di quelle persone, perchè si sentono isolate dalla società, dal contesto che non li accetta.



Tutti abbiamo diritto ad avere i nostri orientamenti religiosi, politici, sessuali. In molti paesi dell'Eurozona della quale, ben ricordiamo, noi facciamo parte, sono permessi i matrimoni di sesso uguale, come sono permesse tante altre situazioni dalle quali noi, per mentalità siamo ancora estranei. La nostra mentalità è lontana dall'accettare un qualcosa che ci porta sempre a quella morale.

La condivisione e l'accettazione devono essere una costante, a differenza di quella stessa costante, di quell'idea clerico-maschilista radicata nei tempi, e difficile a smuovere: un diverso non è un diverso ma una persona, che pur non accettando quella che è per noi una normalità, si sente normale. Freud considerava i pazzi lucidi nella loro follia.

Dobbiamo quindi, unitamente a diversi parlamentari che combattono da anni, e loro stessi sono stati vittime di omofobia, trovare quelle soluzioni affinchè i diversi, che noi consideriamo tali, siano considerati ed accettati in questa società. Lì dove i veri peccati sono noti, e ben altri, e sotto gli occhi di tutti, cominciando dalla Chiesa.

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