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Ferrara: "banditori del preservativo e dell’aborto"

Giuliano Ferrara, in risposta alla prolusione di lunedì scorso del Cardinal Bagnasco che in sostanza chiedeva "aria nuova" affinché le nuove generazioni non crescano respirando l’aria appestata del berlusconismo, ha risposto con l’editoriale "I vescovi e le bisbocce", pubblicato dal suo giornale Il Foglio.

In pratica il santone laico del pensiero berlusconiano afferma: i vescovi fanno il loro mestiere - stigmatizzando i comportamenenti licenzioni del Cavaliere - ma badate bene - tra chi nei fatti attua una politica che si rifa' al Partito Popolare Europeo e quindi ai valori cristiani ed "i banditori del preservativo, dell’aborto, della pillola RU486, della pillola del giorno dopo, della diagnosi pre-impianto"non si può che stare con i primi.

Il ragionamento di Ferrara rappresenta la summa dell’ipocrisia degli intellettuali di destra e denota la pratica più in uso del loro agire: giustificare l’ingiustificabile.

A discolpa di Ferrara si potrebbe dire che all’ateo devoto, l’odore dell’incenso e del Cavaliere dà alla testa. Ma questo non basta. Le inesattezze della propaganda vanno contrastate se si vuole cambiare qualcosa nel nostro malridotto paese.

Dal punto di vista poltico nessuno imputa a Berlusconi di voler costruire in Italia la sede del Partito Popolare Europeo. Una destra moderna e liberale che abbia fatto completamente i conti con il passato, portatrice dei valori della tradizione occidentale e cristiana che si contenda il potere con una forza progressista è attesa da anni. Nessuno imputa, altresì, a Berlusconi i suoi comportamenti privati; per la maggior parte degli italiani, il Cavaliere avrebbe potuto organizzare delle allegre festicciole a bordo piscina, con 30 conigliette di Playboy, e questo avrebbe rappresentato un motivo di plauso. Quello che invece non può essere tollerato è che Berlusconi, alcune di quelle conigliette, le abbia fatte eleggere in Parlamento o in Consigli Regionali, mentre altre sarebbero addirittura state nominate Ministro.

Quello che non può essere accettato è che le stesse conigliette venivano trasportate sugli aerei di Stato a spese del contribuente, mentre altre (all’insaputa del Presidente del Consiglio), erano minorenni.

Quello che nel mondo di Ferrara va bene, ma nel nostro no, è che il Presidente del Consiglio si sia reso oggetto di ricatti, bruciando la credibilità sua e del paese che guida.

Qui il problema non è se essere bacchettoni o moralisti, una grande parte dei maschi e delle signore italiane non sanno nemmeno cosa significhi la parola "morale", mentre in Chiesa non ci hanno mai messo più piede dopo la loro prima comunione. Qui si tratta di espletare correttamente ed onestamente il compito per cui si è stati designati. Chi sbaglia paga e per un politico (difensore delle radici cristiani oppure no), quando si commettono errori così gravi, la pena si chiama in una sola maniera: dimissioni.

Ferrara, inoltre, commette l’imprudenza di chiamare "banditori del preservativo e dell’aborto" tutti coloro che contrastano Berlusconi. A parte il fatto che ormai tra coloro che si oppongo alla deriva berlusconiana si annoverano una quantità enorme di cattolici. Ferrara dovrebbe sapere che viviamo non in una Repubblica teocratica ma in uno stato laico, dove le leggi vengono emanate liberamente dal Parlamento e non dalla CEI. Le leggi sull’aborto, sul divorzio e quella sull’eutanasia (che prima o poi dovra’ arrivare anche in Italia) sono tutte conquiste e fiori all’occhiello di quell’ occidente di cui Ferrara si riempie tanto la bocca. Altrimenti se l’Elefantino non è di questo avviso, farebbe meglio a spostare la sede del suo giornale Il Foglio da Milano a Teheran dove troverebbe intere folle (o meglio frotte di Guardiani della Rivoluzione) più in sintonia con il suo messaggio. Innovatore e pro vita.

Inoltre bisognerebbe ricordare a Ferrara che i promotori dell'uso del preservativo, della pillola del giorno dopo e dei metodi contraccettivi non si trovano solo a sinistra, ma rappresentano una platea molto più vasta.

Se, per esempio, il suo Presidente del Consiglio - che come ha ripetuto più volte ha la sola colpa di adorare le pratiche amorose (sicuramente non volte alla procreazione) - non avesse fatto e fatto fare largo uso di profilattici e pillole, gli eredi dell’impero berlusconiano a questo punto non sarebbero soltanto cinque, ma molti di più e dovremmo incominciare a preoccuparci seriamente.

Forse che quella parola "preservativo" sia finita furtivamente nell’articolo per inconscia invidia del Direttore nei confronti del suo referente politico? Chissà...

Siamo sicuri, però, che queste parole non scalfiranno le certezze di Ferrara. Giuliano è il tipo di persona che se per assurdo Papa Ratzinger, uscito fuori di senno, andasse in giro dicendo "Gesù non è mai esistito", il giorno dopo incomincerebbe il suo editoriale con il titolo "I cristiani hanno preso un abbaglio lungo duemila anni".

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