• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cultura > L’intervista ritrovata di Michel Foucault

L’intervista ritrovata di Michel Foucault

image

Nel 1971 Michel Foucault (1926-1984) è stato intervista da un collega olandese, Fons Elders, in vista di un dibattito che avrebbe tenuto qualche mese dopo con Noam Chomsky. 

Questo video è stato messo on line alla fine di marzo: è in francese, e sottotitolato in olandese e inglese. 

Michel Foucault è uno dei più grandi filosofi francesi del Ventesimo secolo, famoso per aver studiato le norme sociali e i meccanismi di potere che si esercitano attraverso le istituzioni. Ma per approfondire c’è Wikipedia

 

In questa intervista Foucault fa un sunto del suo lavoro dalla sua casa parigina di rue de Vaugirard. 

La civiltà occidentale, raccconta, è stata sempre in contatto con la follia ma è solo nel Diciasettesimo secolo che ha iniziato a studiarla. Come? Rinchiudendola. 

Dal Diciannovesimo secolo, infatti, i “folli” sono stati messi in disparte. E, in fondo, continua Foucault, è proprio da questa “esclusione” che la scienza si è sviluppata: abbiamo iniziato a studiare e conoscere la follia in questo modo. 

A partire da questa riflessione la domanda che il filosofo si pone è quella di sapere se noi occidentali non viviamo nell’illusione di essere una civiltà tollerante, curiosa e aperta alla diversità/deviazione (che sia del comportamento, del linguaggio, della sessualità, ecc.. ): per poter conoscere la follia l’abbiamo esclusa, per conoscere le culture non occidentali non solo le abbiamo disprezzate, ma le abbiamo sfruttate. 

"La mia ipotesi è questa: l’universalità del nostro sapere è stata ottenuta al prezzo di esclusioni, divieti, rifiuti; al prezzo di una certa crudeltà verso la realtà". 

"Non dico le cose perché le penso, dico le cose per non pensarle più (…) Le pronuncio con un fine di autodistruzione, per non per pensarle più, per essere sicuro che ormai, fuori da me vivranno una vita o moriranno di una morte nella quale non mi devo riconoscere". 

La foto la sto rubando da qui

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità