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 Home page > Attualità > Cronaca > L’astenuto vota contro sé stesso (replica a Paola De Vivo di Repubblica)

L’astenuto vota contro sé stesso (replica a Paola De Vivo di Repubblica)

Gentile signora PAOLA DE VIVO,

appartengo al popolo degli astenuti, e sono d’accordo con lei, infatti non andando a votare voglio delegittimare, non le istituzioni fondanti la democrazia del nostro paese, ma i degni rappresentanti della casta politica.

Non andando a votare, mi rendo riconoscibile inequivocabilmente come astenuto e accetto le conseguenze della mia scelta, che se ricadrà anche sul futuro di tutti, sarà solo uno spiacevole effetto collaterale.

Io rispetto le scelte di persone impegnate come lei che crede alle differenze tra destra e sinistra.

Le sue scelte hanno influito sulla mia vita, e non per questo le rimprovero alcunchè.

Io sopravvivo da 51 anni a Boscoreale in provincia di Napoli, e le esperienze che ho vissuto fino ad oggi mi hanno fatto convincere che chiunque ha governato in Italia, in Campania, in provincia di Napoli, e nel comune di Boscoreale, negli ultimi decenni, lo ha fatto solo ed esclusivamente nel suo interesse personale e del suo entourage, trascurando la cosa pubblica.

Le opere pubbliche, anche quelle non discutibili, sono state viste principalmente come portatrici di finanziamenti e con essi, sono arrivati i finanziamenti illeciti, le mazzette, la diffusione della corruzione.

Non ho mai notato molte differenze nel colore politico di quelli che sono incappati nelle maglie larghissime della giustizia.

I rifiuti che per anni hanno trovato ospitalità sull’uscio della mia casa, sono stati gestiti da tutti gli schieramenti politici allo stesso modo, niente siti di compostaggio, niente organizzazione efficace della differenziata anche con la costruzione obbligatoria da parte dei Comuni delle piattaforme ecologiche, educazione coercitiva dei cittadini, che non vogliono adeguarsi all’idea che se non si differenzia si muore, per cui avrei preferito il rischio di una manganellata alla certezza della morte annunciata per munnezza.

Ho fatto centinaia di mail a destra e a sinistra sulla questione del premio RCA, pagato da quei cittadini della provincia di Napoli che non si sono mai adeguati al sistema degli imbrogli; per è una vera e propria rapina da parte delle Compagnie di Assicurazioni con l’assenso di chi governa, destra o sinistra non fa differenza.

Se fossi nato a Pavia (è solo un esempio), comportandomi allo stesso modo che a Napoli, quanto avrei risparmiato, in questi ultimi decenni?

A parità di comportamenti onesti, perché lo Stato italiano permette queste disuguaglianze?

Mi sento in credito dei soldi che legalmente la mia Compagnia mi ha rapinato fono ad oggi.

Avrei molte altre cose da raccontarle, ma per una giornalista attenta e in gamba come lei, non dovrebbe essere complicato trovare altri spunti di par condicio nel comportamento pressochè speculare dei due schieramenti.

Chiedo scusa a tutti gli italiani per le gravissime conseguenze che la mia astensione potrebbe provocare.

Se in futuro i comportamenti degli avidi politicanti non muteranno, almeno non mi avranno massacrato con il mio consenso.

Buona votazione a tutti i non astenuti e che Dio vi protegga dagli Squali che risulteranno eletti.

Vincenzo Martire

PALEAS-PACEAM-PNC

Commenti all'articolo

  • Di cincinnato (---.---.---.201) 27 maggio 2009 16:42

    Se la maggioranza degli italiani non votasse, tutta la casta politica sarebbe delegittimata. (Rappresenterebbero sola una minoranza di cittadini)

    L’importante è far capire che non si partecipa al voto non per apatia o per menefreghismo, ma per sacrosanta rabbia e delusione (eufemismo).

  • Di marco (---.---.---.234) 27 maggio 2009 18:59

    Anch’io mi asterrò. Questa nostra società è troppo stupida. E’ un affronto all’intelligenza. E dato che mi ritengo intelligente, non posso dare alcun supporto a chi vuole distruggermi.

  • Di Enrico (---.---.---.32) 28 maggio 2009 02:05

    Chi dice "se la maggioranza degli italiani non votasse, tutta la casta politica sarebbe delegittimata" dimostra una plateale mancanza di conoscenza del funzionamento della democrazia.
    Le elezioni sono occasioni in cui i cittadini sono chiamati a indicare le loro scelte nella rappresenza politica, chi non vota sceglie di rinunciare a questo diritto, permettendo agli altri di decidere per lui,
    Nelle regionali Abruzzo si è astenuto quasi il 50% degli elettori, e non è servito assolutamente a niente, i candidati sono stati eletti e hanno gioito per la vittoria, con tanti saluti al popolo degli astensioniti... non c’è stata alcuna "delegittimazione" del voto, e questo è assolutamente ovvio, dato che a decidere sono i voti presenti nelle urne!


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