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L’appello dei volontari della stazione di Boscoreale - VIDEO

L'appello dei Volontari in provincia di Napoli raccolto da Radio 3. 

Una mail per chiedere aiuto, raccolta da Radio 3.

I Volontari della STAZIONE FS di Boscoreale in provincia di Napoli, sono allo stremo.

Per far conoscere tutta la loro storia hanno preparato un dossier e l'hanno inviato a tutte le Istituzioni e a tutti i media, con la speranza di avere finalmente un poco di sostegno.

Ecco il dossier Per conoscere tutta la storia dell'associazione Stella Cometa - La Stazione

 

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.240) 30 giugno 2014 21:00

    Ringrazio tutti quelli che hanno reso possibile questo piccolo grande “miracolo”, li porterò per sempre nel mio cuore.

    Comunque finirà questa storia, essi hanno realizzato un mio sogno: un luogo “libero” per donne e uomini “liberi”.

    Vincenzo Martire, un aspirante cittadino di Boscoreale (NA).

  • Di (---.---.---.152) 16 settembre 2014 19:42

    Per capire il senso della richiesta di una ricompensa da parte dei Volontari della Stazione FS di Boscoreale è indispensabile conoscere e analizzare la storia della Stazione dal 2002 ad oggi.

    2002 La Stazione viene data in fitto con un contratto della durata di 6 anni al Comune di Boscoreale per 1.240,00 euro al mese.

    Dal mese di Maggio 2002 al mese di Gennaio 2006 l’Amministrazione Comunale utilizza in una sola occasione per alcuni giorni lo spazio e le strutture della Stazione, sprecando 55.800,00 euro per il fitto di 45 mesi.

    Dal mese di Febbraio 2006 al mese di Maggio 2007 i commissari prefettizi continuano a pagare il fitto senza utilizzare minimamente nè i fabbricati nè le aree, sprecando altri 19.840,00 euro.

    Nel mese di Maggio 2007 i Commissari prefettizi si accorgono che avere in fitto spazi e strutture senza nessun fine istituzionale è uno spreco, e disdicono il contratto anticipatamente.

    Nei cinque anni l’Amministrazione Comunale oltre a sprecare 75.640,00 euro, ha prodotto danni notevoli alle strutture e alle aree esterne non curando minimamente la manutenzione e non sorvegliando i luoghi permettendo la distruzione di impianti, infissi e danneggiamenti vari alle strutture.

    La rescissione avviene inspiegabilmente senza l’applicazione di nessuna penale nei confronti dell’Amministrazione Comunale.

    Nel mese di settembre del 2008 l’associazione Stella Cometa chiede ed ottiene in comodato d’uso il Fabbricato Viaggiatori e i bagni esterni, successivamente nel 2009 riceve in comodato i locali del Posto di Guardia IS, nel 2012 ottiene in comodato anche il vecchio Magazzino Merci e l’area circostante.

    Negli ultimi sei anni i Volontari della Stazione hanno lavorato, si sono sacrificati, hanno in pratica rimediato ai guasti provocati da una cattiva e inefficiente amministrazione.

    Contemporaneamente agli interventi contemplati nei comodati, che comunque però in alcuni casi si possono quasi assimilare a interventi di ristrutturazione, essi hanno dato dei contributi che esulavano da qualsiasi obbligo contrattuale vedi la giornata ecologica del 27 maggio 2012, dove si sono sostituiti a RFI che aveva ricevuto un’ordinanza del Comune circa la pulizia dell’area a ridosso del passaggio a livello di via Grotta, poi c’è stato l’allestimento del presepe di Stazione a Napoli Centrale nel natale del 2011, successivamente la ristrutturazione e il restauro con il relativo allestimento dello stesso presepe nel natale del 2012, che nel frattempo era stato saccheggiato e danneggiato da parte di ignoti. Sempre negli ultimi sei anni i Volontari hanno eseguito anche piccoli lavori di manutenzione e pulizia costante dell’area ferroviaria non rientrante nei comodati.

    Oggi le Istituzioni, dimenticando le loro mancanze e le loro inefficienze continuano a negare qualsiasi aiuto ai Volontari, che vanno sì avanti ma sempre fra gli stenti.

    In un paese normale questa storia di miracolo civico sarebbe presa ad esempio e certamente i Volontari riceverebbero oltre agli elogi che il presidente Napolitano non ha mai fatto mancare, certamente anche un sostegno concreto per continuare ad esistere e ad operare in un luogo di morte riportato alla vita e invece……………

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