L’amore graffia il mondo di Ugo Riccarelli

Una microsaga familiare nell’Italia a cavallo della Seconda Guerra Mondiale. Questo è L’amore graffia il mondo di Ugo Riccarelli. Una saga raccontata con gli occhi di Signorina, la protagonista forte, curiosa, leale, con nelle mani e nell’anima una soprendente abilità per le creazioni di moda, abilità che verrà sacrificata per tutta la vita sull’altare della famiglia e del figlio.
Sfondo della storia è la ferrovia, la stazione, la casa dei ferrovieri dove Signorina nasce, dove vive la sua giovinezza ed i primi anni da giovane donna.
Nel libro c’è tutto. Un padre autoritrario e all’antica, capostazione, una madre amorevole e (anch’essa) dedicata alla famiglia, una sorella ribelle, una serie di fratelli. Poi l’amore, un marito e quel figliolo con i polmoni malati, che cambia per sempre la sua vita. C’è la guerra che sconvolge tutto, c’è la routine quotidiana, le difficoltà a raccimolare i soldi per vivere. E poi c’è quell’arte, quella passione, quell’abilità per il taglio e il cucito, per la moda vera, un’abilità sorprendente che per tutta la vita verrà ricacciatta indietro e quando proverà a venir fuori con forza causerà a Signorina problemi enormi e malattie.
Il libro è godibile assolutamente, una prosa che rende impossibile non prendere le parti di Signorina, non trovarsi a tifare per lei, a sperare che trovi la forza di scatenare la sua arte e trovi il modo di imporsi per quello che è.
E così anche il lettore rimane bloccato, stoppato nelle sue speranze. Un’Italia prima disperata, poi in crescita, ma dove è comunque impossibile per la provincia superare la vetustità delle abitudini e dei doveri per trasformare un sogno in realtà.
E poi naturalmente c’è anche l’amore immenso per quel figlio nato con i polmoni malati, le lunghe notti passate ad aiutarlo a respirare, il viaggio in Inghilterra. Una malattia che ferma il tempo e la passione, fa dimenticare i sogni e porta la realtà alla ribaltà con drammatica evidenza.
Una storia intensa, appassionata, con una protagonista da affiancare alle grandi donne della letteratura italiana.
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