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L’Isola isolata

Il Regno Unito a rischio isolamento nella partita fra dollaro ed euro

 

Le ripercussioni del piano di salvataggio dell’area Euro stanziato domenica scorsa iniziano ad emergere.

La prima potrebbe essere l’avviamento di una politica internazionale sempre più autarchica: i primi vagiti della nascita di un Fondo Monetario Europeo sono nell’aria e questo toglierà risorse (o cambierà il peso e l’elenco dei partecipanti) al Fondo Monetario Internazionale, sia in termini materiali, sia concettuali (Europeo e non più Internazionale qualcosa vorrà pur dire…).

Il secondo effetto sembra essere il progressivo isolamento del Regno Unito, con la sterlina che oggi scambia contro 12 delle 16 principali valute ai minimi degli ultimi 13 mesi, dopo che il nuovo primo ministro Cameron ha dichiarato di aver trovato nei conti pubblici “very bad” decisioni e numeri, lasciati dalla precedente amministrazione. Ahimé la cosa solleva parallellismi inquietanti… (per chi non se lo ricordasse), il 14 dicembre 2009 si poteva leggere che:

Il premier si è limitato ad annunciare che i provvedimenti veranno implementati ”entro i prossimi tre mesi”. ”Senza cambiamenti affondiamo”, ha proseguito Papandreou, che ha attribuito il dissesto della finanza pubblica ’al precedente governo’, promettendo la ”massima trasparenza nei dati statistici sui conti dello Stato”. La Grecia ha riconosciuto di aver presentato a Bruxelles conti pubblici non veritieri, imputandoli ad errori statistici. Nei giorni scorsi le agenzie di rating hanno abbassato il giudizio sul debito pubblico della Grecia

Ma questa sarà senz’altro un’altra storia…

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