L’Europa delle patrie
Nel 2004 l'Unione europea di cui era presidente della Commissione Romano Prodi accolse dieci nuovi Stati membri. Si votò per una carta costituzionale il cui motto era "unità nella diversità".La Costituzione venne bocciata da Francia e Olanda
Nel 2004 i paesi che facevano parte dell’Unione europea volevano darsi una carta fondamentale, una Costituzione ed elaborarono un testo su cui avevano trovato l’accordo. Erano appena entrati dieci nuovi paesi e l’allargamento lo si vedeva come un successo fortemente voluto dal presidente della commissione Romano Prodi. I paesi appena entrati erano Repubblica Ceca, Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Ungheria, Malta, Polonia, Slovenia, Slovacchia. Quasi tutti paesi che sino a quindici anni prima erano sotto l'Unione sovietica.
Per quanto riguarda i diritti fondamentali si faceva riferimento alla “salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali e risultanti dalle tradizioni costituzionali comuni agli Stati membri”. Il motto doveva essere quello della “unità nella diversità”.
Questo testo costituzionale che chiaramente lasciava molto spazio alle sovranità nazionali venne affossato da due soli paesi: Olanda e Francia.
Lasciare un commento
Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina
Se non sei registrato puoi farlo qui
Sostieni la Fondazione AgoraVox